PALERMO – Una tradizione che si sussegue ormai da generazioni, quella della cosiddetta Festa dei Morti. Ogni anno, secondo antiche leggende, nella notte di Ognissanti, tra l’1 e il 2 novembre, i morti escono dai cimiteri per tornare a fare visita ai propri cari.
Per accogliere al meglio le persone scomparse e per far comprendere ai più piccoli il valore di tale festa, in Sicilia, per esempio, sin dal X secolo ai bambini vengono regalati doni e anche dolci. Tra questi ultimi sono famosissimi dei croccanti biscotti diffusi da secoli in tutta l’Isola, le ossa di morto.
Si tratta di biscotti ricoperti parzialmente di bianco in modo tale da rimandare alla figura di vere e proprie ossa. È vero che la denominazione varia a seconda del luogo: per esempio, a Palermo sono conosciute come “mustazzoli”, a Catania e Messina, invece, come ossa di morto, in altre zone ancora come “moscardini”, “scardellini” o “paste di garofano”.
A prescindere dalla terminologia abbastanza vasta, quel che accomuna le diverse espressioni e che vale maggiormente è il significato che si cela dietro all’alimento, un pensiero affettuoso e ben radicato in Sicilia, rivolto alle persone care ormai scomparse.
Per quanto concerne la ricetta delle ossa di morto, il blog di cucina Giallo Zafferano spiega quali ingredienti ci vogliono:
Infine, il procedimento riportato dal blog:
Fonte immagine: Blog Giallo Zafferano
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