PALERMO – Mancano tre anni alla scadenza del mandato di presidente della Regione Siciliana per Nello Musumeci, che il 5 novembre del 2017 ha vinto le elezioni siciliane con il 39,9% dei voti, diventando quindi governatore e insediandosi il 18 dello stesso mese. Inoltre, grazie ai 36 deputati (su 70) eletti dalla sua coalizione, ha ottenuto anche la maggioranza all’ARS (Assemblea Regionale Siciliana).
In questo periodo già trascorso, come dichiarato ai microfoni del direttore di questo giornale, Sergio Regalbuto, il suo preciso obiettivo è stato quello di “seminare“. “Ho trovato solo macerie – ha detto -, una Regione allo sfascio nella quale serve l’essenziale. Desidero lasciare al mio successore una Sicilia normale“.
Ma quante possibilità ci sono che Musumeci si ricandidi nel 2020?
Chiara la risposta: “Non lo escludo – ha dichiarato al direttore il governatore -. Potrei anche raccogliere le sollecitazioni di chi mi dice di continuare. Vedremo a tempo debito se ci saranno le condizioni“. “Non ho la presunzione di dirlo adesso, voglio vedere se in questi tre anni riuscirò a fare almeno il 60% delle cose per le quali ho chiesto e ho ottenuto il consenso dei siciliani“: non si discosta, a distanza di qualche mese il suo pensiero, contenuto nell’intervista di Maria Latella su su Sky TG24.
Pertanto, come scritto nell’editoriale di qualche mese fa, “elettori permettendo, un Musumeci che succeda a Musumeci non è affatto da escludere. Anzi.“.
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