PALERMO – Totò Cuffaro lascia la guida della Democrazia Cristiana. L’ex presidente della Regione Siciliana, nei giorni scorsi indagato dalla Procura di Palermo che ha chiesto per lui gli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti truccati, ha annunciato le proprie dimissioni da segretario nazionale del partito.
“In questa mattina ho rassegnato, nelle mani del presidente del partito Renato Grassi e del segretario organizzativo nazionale Pippo Enea, le mie dimissioni da segretario nazionale della Democrazia cristiana”, si legge nella nota diffusa da Cuffaro.
L’ex governatore ha poi voluto ringraziare quanti lo hanno affiancato nel percorso politico a guida del partito: “Ringrazio coloro che hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito”.
Il presidente della Dc, Renato Grassi, ha convocato per il 20 novembre il Consiglio nazionale, che sarà chiamato a esaminare e accettare le dimissioni – definite “irrevocabili” – di Cuffaro e a definire le successive decisioni sulla guida del partito.



