USTICA – L’orologio, quella sera, segnava le 20,59. Era il 27 giugno del 1980, esattamente 40 anni fa. L’isola di Ustica, in provincia di Palermo, da quel momento, passò alla storia come uno dei luoghi in cui si consumò uno degli eventi più drammatici della storia della Repubblica Italiana.
Un misterioso incidente areo – passato alla storia con l’appellativo di “Strage di Ustica” – che ancora oggi rivendica verità e giustizia per quelle ottantuno vittime che, durante quei terribili momenti, viaggiavano a bordo di quell’aereo, il DC-9 I-TIGI dell’Itavia, partito dall’aeroporto di Bologna-Borgo Panigale.
“Nella ricorrenza dei quarant’anni, sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
Il discorso del Presidente (visibile integralmente a questo link), inoltre, si sofferma sulla necessità di continuare la ricerca di elementi utili per cercare di rimarginare una delle più grandi ferite della storia nazionale.
“Non può e non deve cessare l’impegno a cercare quel che ancora non appare definito nelle vicende di quella sera drammatica – continua Mattarella -. Trovare risposte risolutive, giungere a una loro ricostruzione piena e univoca richiede l’impegno delle istituzioni e l’aperta collaborazione di Paesi alleati con i quali condividiamo comuni valori”.
E conclude: “Il dovere della ricerca della verità è fondamentale per la Repubblica“.