PALERMO – Lo sciame sismico che sta letteralmente scuotendo il Centro Italia riaccende i riflettori sul tema della messa in sicurezza degli edifici nelle zone ad alto rischio sismico.
Un tema che assume un’importanza centrale anche nella nuova legge di Bilancio.
Alla luce degli drammatici eventi, infatti, il “sismabonus” sarà esteso anche ai condomini e gli sconti specifici per la ricostruzione nelle aree colpite potranno essere richiesti dai privati e dalle amministrazioni; inoltre, sono previsti nella manovra investimenti diretti per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e del territorio.
Il primo stanzionamento, di circa 1 miliardo di euro, è rivolto agli investimenti diretti nella pubblica amministrazione, con priorità assoluta alle scuole.
Il rafforzamento del bonus, che dovrebbe valere complessivamente 2 miliardi di euro, servirà a coprire le nuove agevolazioni (detraibili con la dichiarazione del 2018 sui redditi del 2017).
Il “sismabonus” potrà arrivare fino all’85% (partendo dal 50%) e potrà essere recuperato in 5 anni, sia per le abitazioni singole, sia per i condomini.
Si prevede che l’agevolazione fiscale consentirà un maggiore impulso ai lavori di ristrutturazione.
L’estensione dello sconto riguarda anche le seconde case e le attività produttive che si trovano nelle zone ad alta pericolosità sismica.