Schifani fa il punto sull’Asp di Trapani e “avvisa” la Corte dei Conti

Schifani fa il punto sull’Asp di Trapani e “avvisa” la Corte dei Conti

PALERMO –Lunedì illustrerò ai leader della maggioranza i punti salienti di una piccola manovra, per condividerne il contenuto, su interventi straordinari, non di grandissima entità, che toccano alcune emergenze alle quali non possiamo sottrarci”. Questo quanto affermato dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani alla convention sulla giustizia di Forza Italia a Palermo.

Il discorso di Renato Schifani

“Sulla vicenda dell’Asp di Trapani siamo alle battute finali. Anche il Ministero della Salute ha chiesto alcuni documenti che entro alcuni giorni l’Asp trasmetterà all’assessorato e allo stesso ministero. Mi auguro che a giorni questa vicenda possa avere una definizione”.

Sulla Riforma della Giustizia

“Noi siamo oggi alla vigilia storica di una grande riforma, per restituire al cittadino una giustizia vera, reale e trasparente. Aveva ragione Berlusconi, quando viene colpito un parente ne soffre l’ambiente familiare e la società”.

L’Italia è considerato il paese a livello mondiale che ha le leggi più rigorose a livello di mafia. La mafia si combatte con gli strumenti“.

Lo stato di salute di Forza Italia

“Forza Italia è un partito in salute. All’Ars siamo il primo gruppo, alle europee abbiamo regalato a Tajani, sostegno, amicizia e affetto. Abbiamo regalato a lui il 23%, facendo un grandissimo lavoro di squadra e dimostrando di essere un grande partito credibile. Abbiamo degli alleati leali nell’azione di governo regionale li reputo leali”.

Questi gesti non rientrano nella logica e identità del nostro partito, se ogni volta che si fa una scelta politica si dovesse ascoltare le proteste di qualche interessato, si commettono errori. La politica deve avere le proprie responsabilità e se le assume”.

Il commento sulla protesta di ParlAustismo

Queste proteste confermano la bontà di quella scelta – ha detto il governatore – perché una persona di partito accetta le scelte per una rotazione decisa all’interno del consiglio comunale di Forza Italia”. Questo il commento alla protesta organizzata questa mattina fuori dal teatro, da alcuni esponenti dell’associazione nazionale ParlAutismo, contro la rimozione dell’assessore comunale Rosi Pennino dal suo ruolo.

Sullo “scontro” con la Corte dei Conti…

 

“Nello Statuto siciliano vigente è previsto all’articolo 23 che le sezioni della Corte dei Conti vengano nominate di concerto con il governo regionale. Questa norma costituzionale è vigente e non è stata mai rispettata”.

“Nessun mio predecessore ha mai invocato l’applicazione di questo articolo. Strano. Sapete perché? Io non lo so, non voglio fare polemica su 60 anni di storia, ma l’articolo c’è – ha aggiunto -. Non voglio essere frainteso, non rivendico questo diritto perché sono stato controllato”.

“Per me le porte sono aperte h24. Ma questa è una prerogativa prevista dallo Statuto siciliano che evidentemente i nostri padri costituenti siciliani, con la condivisione del parlamento nazionale, vollero a garanzia di una procedura che non condizionava le decisioni della Corte dei Conti. I costituenti siciliani dissero che le sezioni della Corte dei Conti vanno condivise con il governo regionale”.

“Questa mancata applicazione è un’anomalia, non apriremo conflitti ma ne parleremo nelle dovute sedi. Non esiste l’abolizione di una norma per desuetudine, e questo articolo non è incompatibile con l’articolo 104 della Costituzione. Cercheremo di far valere in maniera serena, pacata ma decisa, questo nostro diritto. La nostra è anche una battaglia per l’identità”, dice il governatore.

“Siamo pronti, non abbiamo scheletri nell’armadio”

“Siamo pronti, non abbiamo scheletri nell’armadio, siamo pronti a rispondere a tutti i controlli sulla nostra azione amministrativa e di governo. Certo, in momenti di emergenza ci saremmo attesi un dialogo che non c’è stato, anzi c’è stato un atto ispettivo al quale abbiamo risposto, ci siamo messi a disposizione perché siamo uomini dello Stato e abbiamo il senso delle istituzioni nel nostro Dna – ha spiegato ancora Schifani -. Ma quando il Parlamento discute di riformare alcuni organismi come l’azione della Corte dei Conti va rispettato, non va contrastato, non va combattuto se si invadono certe prerogative che magari sono mal esercitate o non sono più attuali”.

“Noi non vogliamo mettere in discussione l’indipendenza della Corte, ma quando alcune iniziative determinano delle disfunzioni del nostro sistema istituzionale è giusto che la popolazione, attraverso i parlamentari vi ponga rimedio”.