Risiko assessori: il toto nomi della Regione lambisce Catania

Risiko assessori: il toto nomi della Regione lambisce Catania

PALERMO – La matassa è ben lontana dall’essere sbrogliata. Ci sono interessi politici, giochi di potere, spartizioni di assessorati che devono essere eseguiti col bilancino. Il Crocetta ter avrà senza dubbio una gestazione lunga e le parole del governatore sono da prendere con le pinze.

“Siamo a buon punto – ha dichiarato ieri sera Crocetta – ci sono alcune criticità dovute alle richieste di Udc e Articolo 4 che tendono a riconfermare gli assessori uscenti e alla volontà del Pd di modificare l’intera squadra. Per il resto non ci sono grossi problemi, anche sui numeri sono ottimista”.

Le “criticità” di cui parla il presidente non sono semplici da superare. I partiti di maggioranza intendono conservare le loro posizioni all’interno della giunta. Ad esempio Articolo 4 di Leanza ha fatto un pressing spietato per mantenere l’assessorato all’agricoltura legato a Reale.

Anche l’Udc intende avere un ruolo da protagonista e le parole di Gianpiero D’Alia sono chiare: “In Sicilia non serve un rimpastino ma operazione qualità”. E poi ha aggiunto su twitter ulteriori considerazioni sulla vicenda isolana.

Gianpiero D'Alia  @gianpierodalia    Twitter

Il presidente Crocetta vorrebbe presentare la nuova giunta il prossimo martedì ma con questi chiari di luna sembra alquanto complicato. Il punto fermo – avvalorato dalla visita del sottosegretario Graziano Delrio di ieri – è la nomina di un assessore all’economia concertata con Roma. Ci sarà un tecnico che farà da ponte tra la Regione e il governo nazionale: una figura soft per evitare il commissariamento.

Lunedì si terrà un vertice di maggioranza: si discuterà di nomi e incarichi. E qui entriamo nel campo spinoso dei “pare” e dei “si dice”. Il Pd spingerebbe per ripartire con una giunta completamente nuova e non vorrebbe escludere la presenza di deputati regionali nella futura compagine governativa, mantenendo però inalterata la presidenza delle commissioni.

L’unica eccezione sembra essere stata fatta per Lucia Borsellino, la quale dovrebbe mantenere l’assessorato alla Salute. Gli altri nomi che sembrano “saldi” sono quelli di Linda Vancheri e Nelli Scilabra.

Quest’ultima sembra davvero inamovibile. Il presidente Crocetta la sta difendendo a spada tratta, nonostante anche autorevoli esponenti democratici – vedi Bruno Marziano – abbiano più volte affermato che avrebbero votato la mozione di censura presentata dalle opposizioni.

Ma per Crocetta silurare la Scilabra significherebbe silurare Beppe Lumia, il “puparo” di questo governo regionale che agisce nell’ombra. Un esempio è la recente nomina di Sonia Alfano a commissario dell’Ato Trapani 2 Belice Ambiente. Per far capire l’ambientino del Pd proprio un deputato democratico, Giovanni Panepinto, ha posto un’interrogazione all’Ars per una presunta incompatibilità dell’ex eurodeputata.

Da indiscrezioni risulta che Nico Torrisi dovrebbe restare un assessore anche del Crocetta ter, ma che verrebbe dirottato dalle infrastrutture al turismo. Quest’ultimo assessorato è retto da Michela Stancheris, la quale in questi ultimi giorni non ha nascosto la propria irritazione per essere considerata sulla graticola.

Qualcuno avrebbe avanzato dubbi sul possibile conflitto d’interessi tra la nuova posizione che andrebbe ad assumere Nico Torrisi e il suo passato in federalberghi. Una storia che richiama – molto alla lontana – la vicenda di Cosimo Indaco, neo commissario dell’autorità portuale etnea, di cui era già stato presidente e con un conflitto d’interessi non da poco.

Egli è infatti uno dei più grandi operatori del settore delle spedizioni, con un grosso giro d’affari anche nel porto etneo e la vicenda è stata ripresa dalla parlamentare del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo.

Proprio da Catania potrebbe tornare in auge la candidatura di Angelo Villari, l’ex sindacalista Cgil è sponsorizzato da Concetta Raia e gode di tanti favori sia per le sue capacità sia per il suo peso di consensi. Un peso che, si vocifera, potrebbe tornare utile anche a Enzo Bianco, il sindaco etneo alle prese con qualche difficoltà.

Sembra che se Villari non dovesse sbarcare alla Regione potrebbe ricoprire l’assessorato attualmente retto da Fiorentino Trojano: i servizi sociali. Altre scosse telluriche potrebbero registrarsi a Palazzo degli Elefanti: a farne le spese potrebbe essere l’assessore alle attività produttive Angela Mazzola, alla luce delle incomprensioni con Confcommercio e dei tesi rapporti con gli ambulanti etnei.

Per la Regione ritorna in auge l’altro nome che era già stato avanzato tempo fa in ottica “Crisafulli”: l’ennese Cataldo Salerno, fondatore e presidente della Kore.

Quasi sicuro di dover fare le valige e di tornare a Rosolini è Piergiorgio Gerratana, neo assessore regionale all’ambiente che ha fatto recentemente tappa proprio a Catania per illustrare il progetto del Pua. Una vera e propria meteora della politica siciliana.