PALERMO – “Entro i prossimi due anni dobbiamo rilanciare il Mezzogiorno”: così si presenta il premier Matteo Renzi al momento di firmare il Patto di Palermo con il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.
Un patto che è solo un’anticipazione di quello che sarà a livello regionale e che lascia ampie speranze per un reale cambio di rotta: “L’obiettivo è di ammodernare le infrastrutture creando nuovi posti di lavoro – spiega il capo del governo -. Dobbiamo rilanciare il Sud e far crescere il Pil”.
Il Patto di Palermo, così come quello di Catania e quello regionale, prevede degli accordi ben precisi da rispettare. “Nessuno può tirarsi indietro. In tal caso dovrebbe dare spiegazioni”. Questo perché è solo così che si può puntare a cambiare le cose.
“Si parla sempre di bellezze naturali – spiega il premier – e si guarda sempre il bicchiere mezzo pieno. Dobbiamo sporcarci le mani per far ripartire il Mezzogiorno e la Sicilia”.
Il tanto atteso accordo, che è stato anche messo in discussione è arrivato. Adesso dalle parole bisogna passare ai fatti.
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