PALERMO – Il Governo impugna la legge della Regione Siciliana dello scorso novembre sugli assegni vitalizi, perché viola la Costituzione.
Secondo il comunicato di Palazzo Chigi, diramato dopo il Consiglio dei ministri di ieri, alcune “disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del Presidente della Regione, dei Consiglieri e degli Assessori regionali violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dalla Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione“.
La legge approvata dall’Ars, che aveva stabilito una riduzione degli assegni del 9,25%, con un ulteriore 5% da applicare per gli assegni da 32 a 67 mila euro e il 10% per quelli oltre i 62 mila euro, era stata fortemente voluta dal presidente dell’assemblea Gianfranco Micciché e contrastata dai parlamentari regionali del M5s, che hanno consegnare a Luigi Di Maio, nel corso della sua visita in Sicilia, una relazione contenente le criticità della legge.
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