Regione, presentata nuova Formazione made in Crocetta

Regione, presentata nuova Formazione made in Crocetta

PALERMO – Il settore della formazione professionale finito nella bufera per gli sprechi e le inefficienze cambierà. Parola di Rosario Crocetta. NewSicilia ha raccontato il drammatico fallimento dei corsi per i minori che dovrebbero sopperire all’obbligo scolastico. Il presidente, in una conferenza stampa congiunta con l’assessore al ramo Nelli Scilabra, ha illustrato le novità del progetto varato dalla giunta regionale che nei prossimi giorni andrà all’esame dell’Ars per l’approvazione.

“La programmazione dei corsi – ha affermato l’assessore Nelli Scilabra – rimarrà in mano alla Regione, ma la gestione passerà anche ai liberi consorzi. Non esisteranno più corsi svolti interamente in aula. Per metà saranno fatti in aula, per metà nelle aziende. Doteremo i giovani di un libretto formativo contenente tutti i corsi e le esperienze formative compiute con la Regione. Questo ddl è anche rivolto al mondo dell’istruzione. Con le sezioni primavera finanzieremo i progetti rivolti anche ai bambini tra i 24 e i 36 mesi. Quindi daremo vita ai politecnici professionali”.

Il testo, composto da 37 articoli, dovrebbe cambiare l’attuale sistema non concedendo direttamente i finanziamenti agli enti, ma verrà stilato un catalogo dell’offerta formativa e il disoccupato vi potrà attingere attraverso i voucher, che saranno come una specie di borsa di studio.

Altra novità è l’inserimento di nuovi soggetti nel panorama della formazione: potranno entrare in questo mercato non solo gli enti di formazione accreditati, ma anche le scuole, le università e pure le aziende che chiederanno di avviare corsi di riqualificazione professionale.

“Pensate ai meccanismi che possono innescarsi, – ha affermato Crocetta – nelle scuole, nelle università. Un meccanismo che consentirà anche di privilegiare gli enti che fanno formazione vera. Inoltre, i giovani non saranno più comprati, ma sarà il giovane a scegliere dove andare. La Regione, sentiti gli altri enti, individuerà il fabbisogno lavorativo. Poi ovviamente questi verranno differenziati in base ai singoli territori. A Taormina e Cefalù punteremo ad esempio sul turismo, nel Ragusano sull’agricoltura, soprattutto sull’agricoltura biologica. Il fabbisogno lavorativo – ha concluso il presidente – verrà individuato da un tavolo con le aziende, le camere di commercio e i sindaci”.

“I lavoratori verranno garantiti dalla Regione – ha aggiunto Crocetta – anche quando non vengono pagati dagli enti, pensiamo a quelli coinvolti in vicende giudiziarie. Con i voucher il giovane può rivolgersi dove vuole e cambia il rapporto con gli enti. Non ci sarà più una gestione clientelare anche perché saranno i consorzi a gestire il settore, la Regione si limiterà a programmare. Così si mette fine alle clientele politiche e si scardina un sistema dalla base”.

A livello gestionale, quindi, si delegherà molto ai liberi consorzi. Ma ancora la riforma di Crocetta è in alto mare e il ddl, infatti, prevede la gestione delle competenze in via temporanea alle attuali province commissariate.

Inoltre, attraverso l’intervento dell’assessore al Turismo Michela Stancheris, la Regione ha annunciato il ddl “salva Montalbano”. “La logica del ddl – ha spiegato l’assessore Stancheris – è quella di garantire le produzioni che resteranno in Sicilia per almeno tre anni e che utilizzeranno nella maggior parte maestranze locali. Questo intervento si integra con altri interventi, come il bando da un milione di euro che si chiude in ottobre. Questo progetto di legge serve per invogliare le produzioni a scegliere la Sicilia come location”.