Regione, esplode Articolo 4: “Crocetta ci ha snobbato”

Regione, esplode Articolo 4: “Crocetta ci ha snobbato”

PALERMO Tanto tuonò che piovve. Era nell’aria da tempo il vento di tempesta all’interno di Articolo 4 e la scelta di Crocetta di togliere la delega all’Agricoltura all’assessore Reale, piazzando al suo posto l’avvocato Nino Caleca.

Una scelta che ha fatto andare su tutte le furie Luca Sammartino, capogruppo del movimento, che in un durissimo comunicato ha dichiarato: “Articolo 4 non è rappresentato nel nuovo governo della Regione siciliana”.

“Anche il presidente Crocetta – continua Sammartino – ne è perfettamente cosciente e lo conferma un passaggio della sua nota nella quale ricorda come l’assessore designato non sia stato concordato ufficialmente con Articolo 4”.

Nella nota del movimento è stato anche allegato un documento – dello scorso 27 ottobre, ovvero i giorni febbrili del rimpasto e del toto nomi – attraverso il quale i deputati del gruppo chiedevano all’unanimità a Crocetta una “più forte rappresentanza”.

In soldoni oltre all’Agricoltura Articolo 4 chiedeva “un’ulteriore nostra presenza in seno alla costituenda nuova giunta”.

La nota inviata alla stampa è sottoscritta da 5 degli 11 deputati di Articolo 4, oltre quella di Sammartino vi sono infatti le firme Valeria Sudano, Alice Anselmo, Paolo Ruggirello e Pippo Nicotra, Si tratta dei “dissidenti” dell’eterogeneo gruppo di Leanza. Quest’ultimo – almeno pubblicamente – non ha mostrato particolare irritazione per la mancata rappresentanza in giunta con due assessori espressione del gruppo.

“Contestiamo fortemente – dicono i 5 deputati – non il nome ma il metodo con il quale è maturata la scelta dell’assessore designato, pur ritenendo Nino Caleca persona di alto spessore e profilo”.

“Non intendiamo discutere di poltrone ma di rappresentanza politica. Il resto appartiene ad un vecchio modo di pensare e di agire che rifiutiamo. Al presidente della Regione – concludono – chiediamo di fare chiarezza di fronte ai siciliani, unico vero riferimento della nostra azione politica e parlamentare”.

Si aprono diversi scenari: Sammartino e gli altri “dissidenti” potrebbero traslocare in un altro gruppo dell’orbita di centrosinistra, oppure potrebbero giocare qualche tiro mancino in vista della mozione di sfiducia prevista per domani nei confronti del presidente.

Di certo c’è che Articolo 4 è esploso.