Princiotta in Commissione Antimafia. Musumeci: “A Siracusa contesto poco rassicurante”

Princiotta in Commissione Antimafia. Musumeci: “A Siracusa contesto poco rassicurante”

PALERMO – Per oltre due ore, questa mattina, la Commissione regionale Antimafia ha ascoltato Simona Princiotta, consigliera comunale Pd di Siracusa, convocata in seguito alle pesanti dichiarazioni del sindaco del capoluogo aretuseo, Giancarlo Garozzo.

Rapporti con la criminalità organizzata di alcuni personaggi interni al partito democratico e procedure anomale, che hanno portato all’apertura di un centro commerciale a Siracusa.

Sono stati questi i punti trattati dal primo cittadino durante l’audizione dello scorso settembre a Palazzo dei Normanni.

Durante l’audizione della Princiotta, pertanto, si è cercato di fare massima chiarezza sulle vicende che hanno scosso la città. Numerose, difatti, sono state le domande del presidente della commissione antimafia Nello Musumeci, del relatore Toto Cordaro e dei commissari Giorgio Assenza, Giuseppe Arancio, Margherita La Rocca Ruvolo, Giuseppe Lupo, Antonella Milazzo e Stefano Zito

La Commissione regionale Antimafia ha inoltre attentamente ascoltato, con un’altra audizione secretata, anche Giuseppe Calafiore, legale della Princiotta, nella duplice qualità di difensore della consigliera e legale dell’impresa Open Land, coinvolta nella realizzazione del centro commerciale le cui procedure autorizzative hanno richiamato l’attenzione dell’organo parlamentare.

Dalle dichiarazioni e dai documenti prodotti dalla consigliera comunale è emerso un contesto politico-amministrativo a Siracusa poco rassicurante – ha affermato in una nota Nello Musumeci -. È ovvio che abbiamo bisogno di riscontri concreti, attraverso l’acquisizione di atti da parte del Comune e di ulteriori audizioni. Quanto al professionista, stiamo valutando anche se la condotta dell’amministrazione nella gestione del contenzioso sia stata improntata a tutela degli esclusivi interessi dell’ente”.

Per la prossima settimana la Commissione ha previsto la convocazione di due rappresentanti politici delle istituzioni.