Per un pugno di voti: avranno il coraggio di far cadere Crocetta?

Per un pugno di voti: avranno il coraggio di far cadere Crocetta?

PALERMO – La partita si gioca sul filo dei numeri. Manca pochissimo alla seduta d’aula che vedrà la discussione e la votazione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente Crocetta. I deputati dell’opposizione che hanno firmato la mozione e che – con molta probabilità – voteranno compatti sono 40. Per far cadere Crocetta occorrerebbero altri 6 voti.

L’evoluzione della scena politica ha portato sostanziali novità. Se prima il presidente era in bilico a causa del muro contro muro con il Pd isolano, adesso con il rimpasto si è garantito un salvacondotto.

Però ci sono dei malumori che potrebbero minare la “tranquilla” votazione della sfiducia. I malpancisti di Articolo 4 sono emersi ieri attraverso un comunicato stampa al vetriolo. Il capogruppo Luca Sammartino – congiuntamente ai deputati Valeria Sudano, Paolo Ruggirello, Alice Anselmo e Raffaele Nicotra – hanno contestato le scelte assessoriali di Crocetta.

Mancherebbe in giunta una rappresentanza diretta del partito al posto dell’ex assessore all’Agricoltura Reale, questo perché l’avvocato Nino Caleca – neo designato membro del Crocetta ter – non sarebbe espressione diretta del gruppo capeggiato da Sammartino.

Voteranno la sfiducia? Avranno il coraggio di porre la pietra tombale sull’esperienza governativa crocettiana?

I loro 5 voti contrari comunque non basterebbero. E qui entra in gioco il democratico Pippo Digiacomo, di area cuperliana e protagonista di un durissimo scontro proprio con il presidente Crocetta.

Dalle nomine della sanità – della cui commissione parlamentare è presidente Digiacomo – sino all’approvazione della rete ospedaliera diversi sono stati gli attriti tra il deputato di Comiso e il governatore.

Quest’ultimo con un consueto colpo teatrale, durante una conferenza stampa avvenuta alla fine di settembre, ha tirato fuori un foglio con dei nominativi che sarebbero stati forniti da Digiacomo per delle raccomandazioni.

“Vedete chi è Digiacomo – ha affondato il presidente -. Sono convinti che tutti siano come loro ma non è così. Quando ha attaccato il governo sui manager della sanità a Catania era per vendicarsi del fatto che delle sue raccomandazioni non avevamo tenuto conto”.

Nonostante sia tornato il sereno tra i democratici, il presidente Digiacomo non ha dimenticato e ha annunciato che voterà a favore della sfiducia. Abbiamo provato più volte a contattarlo ma ci ha risposto dicendo che era impegnato in una riunione con il gruppo parlamentare.

Staranno cercando di convincerlo a non votare la mozione. L’ex segretario del Pd Giuseppe Lupo su twitter ha annunciato che i democratici saranno compatti nel non votare la sfiducia e quindi il pressing su Digiacomo pare che abbia funzionato, anche se pare che sia avvenuto un lungo faccia  a faccia con il governatore Crocetta. 

Si saranno chiariti dopo la guerra dei mesi passati?

lupo