Palermo, la procura smentisce l’intercettazione: “Non esiste”

PALERMO – Clamoroso comunicato della Procura di Palermo che smentisce quanto rivelato quest’oggi dall’Espresso.

L’intercettazione tra il dottor Tutino e il presidente Crocetta non esisterebbe.

Questo il comunicato stampa del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi: “Con riferimento a notizie giornalistiche diffuse nella giornata di oggi, secondo le quali nel corso di una telefonata, intercettata tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il dottor Matteo Tutino, quest’ultimo avrebbe affermato che la dottoressa Lucia Borsellino, all’epoca assessore alla Sanità della Regione Siciliana ‘Va fatta fuori. Come suo padre’, ritengo necessario precisare che agli atti di questo ufficio – e in particolare nell’ambito del procedimento n. 7399/2013/21 (nel quale è stata emessa ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del Tutino) – non risulta trascritta alcuna telefonata tra il Tutino e il Crocetta del tenore sopra indicato. Analogamente, i carabinieri del Nas, che hanno condotto le indagini nel suindicato procedimento, hanno escluso che una conversazione del suddetto tenore, tra i predetti, sia contenuta tra quelle registrate nel corso delle operazioni di intercettazione nei confronti del Tutino”.

Crocetta avrebbe commentato alle agenzie in lacrime: “Oggi mi hanno ammazzato. Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori? Avrei potuto anche farla finita oggi…”.

 Ma in una nota L’Espresso ribadisce quanto pubblicato: “La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli secretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull’ospedale Villa Sofia di Palermo”.