PALERMO – “Il Partito Democratico non deve avere paura di osare. Il superamento del bicameralismo perfetto e la riforma del senato erano già nel programma l’Ulivo di Prodi”.
Il presidente del Pd, Matteo Orfini, giunto a Palermo in occasione della festa dell’Unità del Mezzogiorno, ha così commentato la recente linea di riforme portata avanti da Renzi, approvata all’unanimità dalla direzione del partito.
Scuola, legge di stabilità, immigrazione ed elettività dei futuri senatori: il cambiamento tocca tutti gli aspetti caldi della vita politica.
“La prossima campagna elettorale diremo che ce l’abbiamo fatta, dobbiamo essere orgogliosi – ha dichiarato Orfini – ci sono state strumentalizzazioni, ma non abbiamo mai rinunciato a costruire una sintesi”.
È vero, però, che non sono mancati, neanche questa volta, dibattiti interni al partito a cui sono conseguiti l’astensione al voto per molti militanti. “Abbiamo fatto una discussione nelle assemblee e nelle direzioni del partito, senza summit, discutendone alla luce del sole – ha spiegato Orfini -. Non è un caso che abbiamo trovato a settembre un accordo, frutto del confronto coi militanti”.
Quanto alla convergenza dei verdiniani sul ddl Boschi, Orfini ha, infine, puntualizzato: “Abbiamo sempre detto quando si parla di legge elettorale e di riforma costituzionale bisogna mettersi d’accordo anche con le opposizioni. Verdini non e’ entrato in maggioranza, vota le riforme. Nel Pd non ci sara’ mai Verdini, non ci sara’ Ncd, noi siamo una sinistra moderna e riformista”.