Oggi è il grande giorno: vediamo come si vota
Eh sì, ci siamo, sono iniziate le elezioni regionali.
Cerchiamo di capire quando e come si potrà votare, facendo anche leva sulle differenze, parecchie a dire il vero, con il 2012.
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22, ma, ed ecco subito un primo elemento di novità, lo spoglio non avverrà, come di consuetudine, a ruota, ma alle 8 di lunedì mattina; i seggi, ovviamente, nel frattempo saranno sigillati.
Passiamo ora alla fase clou: come si vota?
Va fatta una premessa, l’Ars (Assemblea regionale siciliana) non sarà più composta da 90 deputati ma da 70, eletti con metodo proporzionale ma con un correttivo maggioritario, vediamo distribuiti come.
Uno dei seggi, manco a dirlo, spetterà al presidente eletto, un altro, invece, al primo dei non eletti (cioè il secondo più votato) fra i candidati alla presidenza; 62 seggi, poi, saranno assegnati in modo proporzionale sulla base delle liste provinciali, liste cioè composte da nomi che variano da provincia a provincia. Nello specifico 16 seggi da Palermo, 13 da Catania, 8 da Messina, 6 da Agrigento, 5 sia da Siracusa sia da Trapani, 3 da Caltanissetta e infine 2 da Enna. Conti alla mano ne mancano 6, ed è proprio questo il correttivo maggioritario: saranno assegnati ai candidati della lista del presidente eletto.
Il cittadino, quindi, si troverà davanti una scheda in cui potrà esprimere non uno ma due voti: spieghiamo così cos’è il fantomatico voto disgiunto. Si potrà segnare con una X il candidato presidente che si vuole scegliere e poi votare per un candidato di una lista provinciale, scrivendo cioè il suo nome accanto al simbolo della lista a cui appartiene. Si può, però, votare un candidato X che sia di una lista diversa da quella del candidato presidente che avete votato. Inoltre, se non votate nessun candidato alla presidenza, ma solo per la lista provinciale, il voto che avete dato alla lista andrà anche al candidato presidente corrispondente.
C’è anche una soglia di sbarramento, che è fissata al 5%: se una lista non raggiunge questa quota non metterà piede in parlamento.
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