SICILIA – L’accordo raggiunto ieri sera con fatica sulla manovra-quater, dopo nove ore di incontri e colloqui informali, sembra essere saltato a causa del maxi emendamento del governo, che ha introdotto nuove norme non previste nel testo base in discussione in aula.
A Palazzo dei Normanni la tensione è alle stelle, con la seduta, programmata per le 9, che è stata sospesa.
Il governatore Renato Schifani si è presentato puntuale per l’inizio dei lavori.
Manovra-quater salta per maxi emendamento
Le opposizioni contestano al governo di aver cambiato le carte in tavola nella notte, aggiungendo misure non previste, come fondi per gli eventi alluvionali nei comuni di Capo d’Orlando e Patti, l’aumento di capitale per l’Ast di 1 milione e 700 mila euro e la stabilizzazione dei precari nelle Camere di commercio.
Nel mirino c’è anche l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, che è visibilmente contrariato per l’ostilità verso alcune misure su cui conta molto, come i 30 milioni per l’aggregazione delle imprese e l’acquisto del Palazzo di via Cordova. Se queste norme non dovessero essere stralciate dal testo base, come proposto dalla minoranza, si rischia il voto segreto in aula, un’ipotesi che ha irritato profondamente l’assessore.
Scoppia il caos a Palazzo dei Normanni
“Se l’assessore Dagnino non riesce a portare avanti un disegno di legge di variazione del bilancio, sarebbe il caso che riflettesse sulle dimissioni“, ha dichiarato il coordinatore regionale del M5S e vicepresidente dell’Ars, Nuccio Di Paola. “Figuriamoci cosa potrebbe accadere con la prossima manovra di stabilità“.