Orlando: “Noi non vogliamo essere complici del genocidio nel Mediterraneo”.  È scontro con Maroni

Orlando: “Noi non vogliamo essere complici del genocidio nel Mediterraneo”. È scontro con Maroni

PALERMO – “Noi sindaci non vogliamo essere considerati complici del genocidio in corso nel Mediterraneo. Ed è per questo motivo che oggi a Berlino, per rispondere all’invito ufficiale del Parlamento tedesco, il Bundestag, illustrerò il contenuto della Carta di Palermo, approvata lo scorso marzo, al termine del convegno internazionale ‘Io sono persona’, sulla mobilità umana internazionale”.

A parlare è Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’AnciSicilia.

Orlando prende, dunque, le distanze da quanto dichiarato ieri dal presidente della Lombardia, Roberto Maroni che ha messo sotto scacco i sindaci delle province della sua regione affermando, senza peli sulla lingua “toglieremo fondi ai sindaci che accolgono i migranti”. 

Un botta e risposta serrato che avviene in un momento non proprio felice dato che siamo difronte ad un’emergenza mondiale. Quasi seimila migranti sono arrivati in Sicilia fra sabato e domenica e tante altre migliaia aspettano di lasciare la Libia per raggiungere l’Italia e poi l’Europa. 

La polemica del leghista Maroni sbarca anche sul suo profilo Twitter proprio in un momento politico in cui il suo segretario di partito, Matteo Salvini, cerca di farsi strada anche in Sicilia. 

Twetter Maroni

La Sicilia sola ad affrontare tutto? Maroni dice stop all’invasione, qualora questo accadesse davvero come faranno i nostri centri d’accoglienza ad occuparsi dell’emergenza adeguatamente? 

Maroni, sempre nella sua dichiarazione, annuncia l’invio di una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dall’accogliere ancora migranti…. 

Quello che effettivamente serve alla Sicilia è un aiuto da parte dell’Europa e no delle cariche politiche italiane che vogliono sottrarsi al loro dovere, motivo per cui Leoluca Orlando continua  “A nome dei comuni siciliani come presidente dell’AnciSicilia voglio confermare la cultura dell’accoglienza delle comunità siciliane che, in contrasto con gli egoismi europei, determinano una soffocante complicità e un vero e proprio genocidio”.

“Se l’Ue non vuole continuare ad essere complice di questa strage degli innocenti, deve prendere in considerazione la Carta di Palermo, che prevede l’abolizione di quello che è diventato un vero e proprio strumento di tortura: il permesso di soggiorno. E’ ora che gli Stati europei si rendano conto che verranno considerati responsabili e complici di questo genocidio come gli italiani e i tedeschi nei riguardi degli stermini nazifascisti”.