Il sindaco Lagalla ricorda le vittime di mafia tra le contestazioni di alcuni giovani

Il sindaco Lagalla ricorda le vittime di mafia tra le contestazioni di alcuni giovani

PALERMO – Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla stamattina ha deposto una corona di fiori davanti al monumento di piazza XIII Vittime, dedicato “Ai caduti nella lotta alla mafia“.

Il primo cittadino, dopo qualche minuto di silenzioso raccoglimento, rivolgendosi ai giornalisti ha detto: “È un atto doveroso che spero serva a chiudere definitivamente un capitolo che ha avvelenato dolorosamente la campagna elettorale. Ora è il tempo di fare e di dimostrare indiscutibilmente la tensione civile e l’impegno per la legalità di questo nuovo governo della città“.

Prima della cerimonia sul posto sono arrivati alcuni giovani del movimento artisticoOur Voice” che hanno esposto uno striscione con la scritta: “Sindaco Lagalla prima di commemorare le vittime di mafia si distacchi dagli uomini condannati per fatti di mafia“.

Ai fini giuridici Cuffaro e Dell’Utri hanno scontato le loro pene. Condannati per reati di mafia non devono gestire la politica. Dell’Utri è stato mandato da Berlusconi in persona.

Non possiamo legittimarli“, ha detto Jamil El Sadi, del movimentoOur Voice“.

Immediata la risposta di Lagalla: “Siamo in democrazia ed è normale l’espressione civile delle opinioni. Ognuno può manifestare liberamente il proprio pensiero. Rispetto il parere di tutti. È evidente e non c’è bisogno di dimostrarlo, che per noi, sul piano della legalità e della lotta alla mafia non si arretra di un passo“.

E mentre il sindaco si allontanava dalla piazza i giovani gli hanno gridato contro: “Fuori la mafia dallo Stato!“.

Foto di repertorio