Governo striglia la Sicilia su mancata riforma Ato idrici, la Contraffatto commissario

Governo striglia la Sicilia su mancata riforma Ato idrici, la Contraffatto commissario

PALERMO –  La riforma degli Ato idrici scatena l’ennesimo caso sulla verticale Roma – Palermo. Il governo centrale ha, infatti, diffidato quello regionale: la riforma del sistema idrico deve terminare entro 90 giorni altrimenti sarà lo Stato a sostituirsi alla Regione per colmarne le inadempienze.

Il prossimo 21 maggio si dovrebbe tenere a Roma un incontro con il presidente Crocetta per capire quali problematiche siano sorte. Intanto l’assessore all’Energia Vania Contraffatto – vicina a Faraone e a Lumia – è stata nominata dal governo commissario straordinario per accelerare i lavori che ammontano a oltre 600 milioni di euro per 40 interventi.

Tra le opere da realizzare vi sono il depuratore di Acireale e Misterbianco. Il rischio di sanzioni per non aver utilizzando i fondi Fesr e Fas per 1,8 milioni di euro è molto alto e si parla di quasi 500 milioni che potrebbero essere sottratti alle casse regionali.

Così il commissario dovrebbe ingaggiare una lotta contro il tempo per sopperire alle lentezze burocratiche dei Comuni che non hanno saputo mettere a regime i fondi con proggeti che risalgono al 2009.