PALERMO – Le adesioni a Garanzia Giovani, dopo un balletto di date, sono terminate ma il piano lanciato dalla Regione per contrastare la disoccupazione giovanile continua a far discutere.
Con un’interrogazione parlamentare presentata da Walter Rizzetto, vicepresidente Commissione Lavoro, viene lanciato l’allarme sul piano considerato “gravemente fallimentare”.
“La Sicilia, in particolar modo – spiega il deputato di Alternativa Libera – registra il numero maggiore di adesioni: 129.997 giovani di cui 95.636 risulta siano stati presi in carico con patto di servizio e la maggior parte dei beneficiari, alla scadenza del tirocinio, tornerà a incrociare le braccia. Emerge dunque il serio rischio che i tirocini attivati con il Piano siano fittizi e strumentali alle aziende per attingere manodopera giovane e qualificata, in maniera gratuita”.
Rizzetto dà voce a molti ragazzi che “denunciano un vero e proprio sfruttamento del lavoro, poiché sono stati inseriti nelle aziende come tirocinanti ma, di fatto, vengono trattati come veri e propri lavoratori subordinati”.
Poi ci sono i ritardi nei pagamenti, anche di 4 o 5 mesi: “Garanzia Giovani è un’opportunità, votata da tutto il Parlamento, per dare nuove prospettive e formazione ai giovani disoccupati. Facciamo che tutto non diventi il solito pasticcio all’italiana”, aggiunge il deputato.
Inoltre Rizzetto chiede di conoscere quali siano i fondi stanziati per la Regione Siciliana per rendere operativo il piano Garanzia Giovani e se e quali iniziative sono state adottate per verificare specificamente come vengano impiegate tali risorse.