PALERMO – La seduta in aula a Palazzo dei Normanni sul caso di Gaetano Galvagno si è aperta poco dopo le 14.
Le parole d’inizio di Gaetano Galvagno
“Ho ritenuto di non intervenire in aula fino a questo momento perché anche questo mi sembrava una distorsione del sistema. Nessun altro cittadino ha la possibilità che ho io di potere parlare al parlamento, peraltro dallo scranno più alto. Dai giornali, tra l’altro, apprendo quello che di cui nemmeno io ho conoscenza da indagato. E dai social apprendo che molti altri hanno disponibilità di atti che dovrebbero essere coperti da segreto istruttorio“.
Questa le prime parole dell’intervento di Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, coinvolto in un’indagine per corruzione partita dallo scandalo Cannes.
Parte dell’intervento
“A gennaio di quest’anno – afferma Galvagno poco dopo l’inizio del suo intervento – ho ricevuto un avviso di proroga dei termini delle indagini preliminari. Non mi era noto quale fosse l’ipotesi di reato. Mi sono messo, quindi, a disposizione dei magistrati e ho chiesto immediatamente di essere interrogato. Quel momento è arrivato lo scorso 24 maggio, quando mi è stato notificato l’invito. Il 7 giugno sono stato sentito e ho risposto a tutte le domande che mi sono state fatte”.