Frana sulla A18, Padua presenta interrogazione al ministro Delrio

Frana sulla A18, Padua presenta interrogazione al ministro Delrio

PALERMO – Un tempo, a “dividere” più comunità appartenenti allo stesso territorio ci pensavano le “distanze” culturali o di costume, le piccole rivalità legate alla competitività sul mercato e, certamente, anche le difficoltà pratiche legate agli spostamenti da un luogo ad un altro.

Ma questo accadeva “un tempo”, oggi le distanze non esistono più, si può andare dove e quando si vuole senza alcun problema.

Dovrebbe cedere un pilone in autostrada o franare una montagna, ma figuriamoci, in quale Paese potrebbe mai capitare? 

Eppure un luogo in cui tutto questo è accaduto esiste. 

In questo luogo la rete infrastrutturale non regge il peso di tante responsabilità che, negli anni, si sono accumulate facendo sgretolare tutto quello su cui erano poggiate.

“Quanto accaduto lunedì scorso sulla A18 Messina-Catania, all’altezza di Letojanni, dove una frana ha interrotto la viabilità, non può rimanere senza un’attenta valutazione da parte del Governo nazionale visto che l’evento, ultimo solamente in termini temporali, rappresenta l’ennesima complicazione nel contesto del già critico sistema viario regionale”.

Con queste motivazioni la senatrice del Pd Venera Padua, insieme ad altri 21 colleghi, ha presentato una interrogazione a risposta orale in commissione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio.

L’obiettivo è quello di riuscire a “sapere come intenda intervenire, per le sue competenze e di concerto con la Regione Siciliana, al fine di ripristinare la piena funzionalità dell’autostrada che collega le città di Messina e Catania, ovvero se ritenga opportuno lo stanziamento, in ogni caso e nel minor tempo possibile, di risorse necessarie alla messa in sicurezza ed alla manutenzione del tratto autostradale”.

Il ministro dovrà, inoltre, dare risposte su “quali siano le priorità infrastrutturali individuate, in termini progettuali e di investimenti, relative allo sviluppo, al potenziamento, alla messa in sicurezza ed alla manutenzione del sistema dei trasporti regionale, con particolare riferimento alla rete viaria nella parte sud-orientale dell’isola”.

Vorrebbe potersi concludere con il classico “happy ending” ma il capitolo è ancora aperto e, soprattutto, questa non è una favola.