Faraone ritira la candidatura, Scoma dice no al ticket con Cascio: il punto su Palermo

Faraone ritira la candidatura, Scoma dice no al ticket con Cascio: il punto su Palermo

PALERMO – “Non faccio un passo indietro, sosterrò il mio amico Roberto Lagalla, l’ho conosciuto da rettore, poi da vicepresidente del Cnr. Lo reputo il più adatto a svolgere il ruolo di sindaco e il più affine alle mie idee, non me ne vogliano tutti gli altri candidati, che stimo ed apprezzo”.

“Darò il mio contributo da senatore, come ho sempre fatto e continuerò a fare. Ringrazio Matteo Renzi, che dal palco della Leopolda per primo ha lanciato una proposta che mi ha emozionato per la fiducia riposta e mi ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, una fraterna e indissolubile amicizia“. Queste le parole del senatore di Italia viva, Davide Faraone.

Non solo Faraone ma anche Francesco Scoma, deputato della Lega, si tira fuori dalla corsa a Palazzo delle Aquile. “Ringrazio la Lega e il segretario regionale Nino Minardo per la fiducia ma non intendo accettare il ticket proposto con l’amico Francesco Cascio. Intendo proseguire il mio impegno come parlamentare nazionale e lasciare spazio ad altre figure della Lega a Palermo che potranno essere indicate nel ruolo propostomi. Assicurerò il mio pieno e convinto sostegno a tutta la coalizione per la campagna elettorale che mi vedrà comunque in prima linea per dare un nuovo volta alla città“.

Questo il commento di Scoma dopo l’annuncio fatto dai leader siciliani di Lega-Prima l’Italia e Forza Italia, Nino Minardo e Gianfranco Miccichè che hanno raggiunto l’intesa per le comunali a Palermo. Intesa che prevedeva il ticket Francesco Cascio e Francesco Scoma, il primo candidato a sindaco e il secondo suo vice.

Un ticket che vincerà a Palermo risollevando la città dal disastro finanziario e sociale in cui è precipitata negli ultimi 5 anni – hanno detto i due leader – Una scelta condivisa dalla Lega Prima l’Italia e da Forza Italia che sancisce la fine di settimane di sterili polemiche e che consente di avviare in tempo una campagna elettorale convincente e di alto livello“.

Minardo dopo il rifiuto di Scoma ha detto: “Il ticket è tra partiti, era giusto passare la preferenza al candidato che avevamo indicato come Lega: Francesco Scoma. Se lui rinuncia sarà il partito a scegliere un altro nome, nulla cambia sul piano politico. Avanti tutta“.