Ex Province. Un dipendente: “Vivo alla giornata. Non so quello che mi accadrà domani”

Ex Province. Un dipendente: “Vivo alla giornata. Non so quello che mi accadrà domani”

PALERMO – Dopo svariati appelli di revisione è passata ufficialmente ieri la riforma che abolisce le province in Sicilia.

Nonostante gli interventi dell’onorevole Nello Musumeci la legge Delrio è stata completamente ignorata ieri durante la votazione all’Ars.

Cosa succederà ai dipendenti delle ex province?

“Quello che accadrà nei prossimi mesi non lo sappiamo – dichiara Salvo Giannosa, autista per l’ex provincia di Palermo e segretario aziendale della Uil -. Ormai viviamo in una situazione di limbo totale, a maggior ragione ora che è passata la riforma che abolisce le ex province. Ancora non sappiamo se gli uffici manterranno l’attuale assetto, le competenze che andremo a ricoprire, se cambieranno le cariche…”. 

“Per il momento – continua Salvo Giannosagli uffici stanno continuando a lavorare come se le province fossero ancora in vita, ma questa cosa non durerà per molto. Fino ad oggi almeno i nostri stipendi sono stati accreditati normalmente ogni fine mese, perché garantiti dagli avanzi di bilancio. Ma quando fra otto mesi finiranno cosa accadrà?”. 

La problematica economica tocca molto da vicino anche le varie società che forniscono dei servizi essenziali per la provincia ma soprattutto per il cittadino, come la società compartecipata Palermo Energia e quella relativa ai servizi per disabili, che hanno visto cambiare radicalmente la loro posizione contrattuale passando da rinnovi annuali a mensili. In questo caso le risorse economiche garantiranno i servizi per altri tre mesi e poi?

I primi segni di collasso sono già tangibili nelle provincie di Siracusa e Caltanissetta dove i dipendenti delle ex province sono in ritardo sugli stipendi già da un mese.