PALERMO – Con poche parole sibilline il presidente Crocetta ha stravolto il calendario dell’Ars e ha dato ufficialmente il via al Crocetta ter. Adesso i giochi per le nomine dei nuovi assessori si terranno questa sera a Palazzo d’Orleans in un vertice con tutti gli esponenti di maggioranza ed è già iniziato il toto nomi.
“Ho convocato la giunta per le 16,30 e un minuto dopo partirà una lettera ufficiale al presidente di Sala d’Ercole con la quale comunicherò ufficialmente l’azzeramento della squadra di governo, così evitiamo polemiche e giochini”. Queste le parole pronunziate nel primo pomeriggio dal presidente che hanno di fatto bloccato la votazione della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra e la votazione della carica di vicepresidente dell’Assemblea.
Il presidente dell’Ars Ardizzone, leggendo le parole di Crocetta, ha infatti deciso di sospendere la seduta odierna e la “trattazione dei punti di carattere politico, a cominciare dall’elezione del vicepresidente”.
Finalmente – dopo un colpevole ritardo – l’aula ha votato il ddl sull’impignorabilità della prima casa. Esprime soddisfazione il deputato del Movimento 5 Stelle Vanessa Ferreri: “È stato finalmente votato con 73 voti favorevoli e nessuno contrario il disegno di legge. Oggi abbiamo finalmente dato voce a tutti i cittadini che in questi anni hanno perso la casa e la vita”.
Anche l’assessore alla legalità del comune di Vittoria Piero Gurrieri, il quale ha contribuito alla redazione del ddl, è intervenuto per chiedere che la legge porti il nome di Giovanni Guarascio, il cittadino vittoriese che si diede fuoco per salvare la propria casa da un’esecuzione giudiziaria.
Diverse le reazioni delle opposizioni. Per il Movimento 5 Stelle, che ha organizzato per la prossima domenica uno “sfiducia day”, ha parlato il deputato Foti: “Il presidente ha cambiato idea sull’azzeramento della giunta, tra una trasmissione televisiva e un’altra. Cosa è successo a Roma? Il centrodestra ha presentato la mozione? Noi abbiamo persino organizzato lo sfiducia day, e stiamo cercando le firme dei colleghi”.
Proprio il centrodestra si è ricompattato attorno alla mozione di sfiducia che è stata depositata formalmente agli uffici della segreteria generale dell’Ars. A ufficializzarlo sono stati i capigruppo e alcuni deputati delle opposizioni. Sulla mozione ci sono 25 firme (18 il numero minimo) di Forza Italia, Ncd, Pid, Lista Musumeci, Mpa.
Nello Musumeci è chiaro: “La Sicilia può uscire fuori dal tunnel solo se mandiamo a casa questo governo. Adesso voglio vedere se il centrosinistra in questi mesi ha bluffato o se davvero considera intollerabile un governo senza idee e inutile. Avremmo votato la mozione all’assessore Scilabra se il presidente dell’Ars Ardizzone non avesse escluso la trattazione. La censura resta, comunque, dal punto di vista politico: ha condannato un settore alla paralisi portando alla disperazione tanta gente”.