PALERMO – Il presidente della Regione è stato rinviato a giudizio dal gup di Palermo Piergiorgio Morosini. L’accusa è diffamazione nei confronti del deputato regionale Nello Musumeci. Questo emerge dall’udienza preliminare odierna che si è svolta al palazzo di giustizia del capoluogo e il 4 novembre si aprirà il processo.
Quest’ultimo è scaturito a seguito della denuncia del presidente della commissione regionale antimafia Nello Musumeci ai magistrati etnei che poi hanno girato gli atti a Palermo. Era il periodo della campagna elettorale per le ultime regionali e Crocetta in un comizio sostenne che il candidato di centro destra aveva stretto un accordo segreto con Gianfranco Miccichè, anch’egli candidato alla presidenza della Regione, sulla realizzazione dei termovalizzatori.
Inoltre Crocetta annunciò pubblicamente di voler fare nomi e cognomi di tutti i protagonisti dell’affare riguardante i termovalorizzatori. Per il legale dell’attuale presidente le dichiarazioni erano “un’opinione e in quell’epoca Crocetta godeva dell’immunità parlamentare perché eurodeputato”.
L’onorevole Nello Musumeci, contattato telefonicamente da NewSicilia, non ha voluto commentare le recenti novità processuali ma ha puntualizzato che “il presidente Crocetta è convinto che tutti quelli che non la pensino come lui siano mafiosi, ma a volte può andare a sbattere come è accaduto in questo caso”.
“E’ solo il primo tempo della vicenda giudiziaria – conclude Musumeci – attenderemo il secondo”.
