Coronavirus, file chilometriche ai traghetti per la Sicilia: gli appelli dei politici

Coronavirus, file chilometriche ai traghetti per la Sicilia: gli appelli dei politici

PALERMO – Le immagini diffuse in questi giorni ci mostrano file chilometriche ai traghetti in Calabria per raggiungere la Sicilia.

Qui bisogna alzare la voce, sindaci siciliani in primis, e denunciare il tutto – afferma il consigliere del Comune di Catania, Luca Sangiorgio -. Il decreto governativo, ma soprattutto l’ultima ordinanza firmata dal ministro degli Interni e dal ministro della Salute, prevede che non si possa uscire dal Comune in cui ci si trova, men che meno per raggiungere l’Isola, a meno che chi si metta in coda, aspettando l’arrivo dei traghetti, lo faccia per motivi di lavoro, di salute o per questioni improrogabili”.

Le migliaia di persone in fila agli imbarcaderi hanno tutti buoni motivi? Io non credo – continua il consigliere comunale -. Qui si deve intervenire attraverso tutti i canali istituzionali. Ecco perché invito il governatore Musumeci ad applicare quanto consentito dall’articolo 31 del nostro Statuto Speciale e impiegare l’esercito per rafforzare i controlli a Messina e punire in modo esemplare i furbi”.

Con una missiva inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e ai Prefetti di Palermo, Messina, Catania e Reggio Calabria, l’eurodeputato del Partito Popolare Europeo, Giuseppe Milazzo, fa appello alle Istituzioni affinché si blocchi il flusso incontrollato di persone che dalla Calabria si imbarcano alla volta della Sicilia.

Non è sicuramente mio compito – scrive l’eurodeputato – giudicare l’irresponsabilità di questi concittadini, ma scrivo a voi per un richiamo, con la massima urgenza affinché si controlli, e, quando necessario, si blocchi tale flusso, in ottemperanza ai D.P.C.M., in particolare a quello del 22 marzo 2020, che introduce ulteriori misure restrittive in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull’intero territorio nazionale e che fa divieto a tutte le persone fisiche di spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. ” Vi chiedo dunque – conclude –, in qualità di rappresentante del popolo siciliano presso il Parlamento europeo, di agire con la massima urgenza per scongiurare un’ulteriore propagazione del virus con annessi devastanti effetti che ciò avrebbe”.

Di fronte al comportamento criminale e immorale di chi oggi cerca di rientrare in Sicilia rischiando di far esplodere anche qui in modo violento il contagio da Covid-19, risalta in modo gravissimo l’assenza totale di controlli agli imbarchi a Villa San Giovanni, che dovrebbero e potrebbero essere facilmente impediti da quel lato dello Stretto – dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Per questo chiedo l‘intervento urgentissimo e personale del presidente Conte e del ministro Lamorgese perché sia rispettato e sia fatto rispettare a Villa San Giovanni il divieto di spostamento deciso dal Governo nazionale“.

Immagine di repertorio