PALERMO – Si sta tenendo in questi giorni all’interno di Palazzo Chiaramonte-Steri di Palermo il quarto congresso nazionale dell’Area Democratica per la Giustizia. L’evento è iniziato ieri pomeriggio e proseguirà fino a domani. Quest’anno il tema centrale è il ruolo della giurisdizione all’epoca del maggioritario.
L’intervento del ministro Nordio
Durante l’evento è intervenuto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Ovviamente voglio ribadire che per i reati di mafia le intercettazioni non si toccano, col procuratore nazionale antimafia stiamo anzi progettando interventi nuovi per coprire le lacune derivate dal fatto che le grosse organizzazioni criminali non comunicano con i mezzi tradizionali, ma con strumenti che non siamo in grado di intercettare perché sofisticati e molto costosi. Ed è lì che intendiamo intervenire“.
Le dichiarazioni del procuratore De Lucia
In occasione del congresso ha preso la parola anche il procuratore Maurizio De Lucia: “Il vero tema è quello delle risorse: ci sono 1500 magistrati in meno. Come potrebbe mai funzionare un sistema accusatorio con questi numeri? E poi ci sono carenze nel personale amministrativo e non bastano le assunzioni perché il personale va formato“.
De Lucia ha anche sottolineato la necessità di lasciare il controllo delle indagini e quindi della polizia giudiziaria ai pubblici ministeri. “Una polizia giudiziaria che non dipende dal pm – ha spiegato – è debole davanti all’esecutivo. E non dimentichiamo che senza questo modello organizzativo tanti risultati nella lotta alla mafia non sarebbero stati raggiunti“.
Il procuratore ha poi affermato: “Certamente la cattura di Messina Denaro ha segnato la chiusura di un ciclo, ma nessuno deve pensare che rappresenti la fine della lotta alla mafia. Dallo stesso giorno dell’arresto di Messina Denaro abbiamo intercettato conversazioni che dimostrano come i clan abbiano cominciato a rielaborare strategie. Noi ci siamo, siamo più forti della mafia, ma dobbiamo avere la consapevolezza di quel che può accadere“.
Schlein: “Non accetteremo altri tagli e privatizzazioni della sanità“
Si è espressa così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del congresso di AreaDg a Palermo: “Per noi la priorità, nell’ambito della manovra, è la difesa della sanità pubblica che ha bisogno di risorse perché è in estrema difficoltà. Si stanno già tagliando i servizi alle persone, si stanno allargando a dismisura le liste di attesa. C’è bisogno di investire fortemente sulla sanità pubblica e di togliere quei limiti alle assunzioni che stanno lasciando i reparti in difficoltà. Non accetteremo altri tagli e privatizzazioni della sanità. Dopo un anno di governo qualcosa emerge con chiarezza: l’esistenza di una postura animata da pulsioni, da un approccio muscolare e aggressivo verso la magistratura per limitarne e gli spazi di autonomia e indipendenza“.
Le dichiarazioni di Conte
È intervenuto al congresso di Area anche Giuseppe Conte, leader del M5s. “Ci sono diverse azioni del governo che dimostrano la determinata volontà di intralciare la macchina della giustizia e il lavoro dei magistrati: cito la separazione delle carriere che ha una robusta dose di ideologia. Ci sono equilibri che non possono essere smantellati da questa foga ideologica. I referendum sui cinque quesiti sulla giustizia è stato un flop senza precedenti. Il vero obiettivo è colpire l’art. 112 della Costituzione, l’obbligatorietà dell’azione penale. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze. Sulle intercettazioni il governo ha lanciato una autentica crociata per attaccare presunti abusi. Poi in commissione giustizia hanno parlato gli esperti e il mondo si è capovolto. Non ci sono stati abusi, ne violazione della privacy, e il costo delle intercettazioni è del tutto normale anzi il trend è decrescente“, ha concluso.