A partire dal 3 novembre è obbligatorio annotare sulla carta di circolazione il nome di chi guida un veicolo non suo per più di 30 giorni.
Il Ministero dei Trasporti ha infatti pubblicato le norme che, sin dall’ultima riforma del Codice della strada nel 2010, dovevano regolare “l’intestazione temporanea dei veicoli”, e che ora entrano in vigore.
Ma per il Codacons si tratta solo dell’ennesimo obbligo burocratico inutile, che non determinerà alcun beneficio per la collettività e comporterà dei costi per gli automobilisti.
“Il provvedimento si presta infatti ad essere eluso con grande facilità – spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons -. Questo perché non è in alcun modo possibile dimostrare da quanti giorni un cittadino stia utilizzando una vettura appartenente ad altro soggetto. Non potendo accertare le violazioni dell’obbligo che scatta oggi, la norma sarà di fatto inapplicabile”.
“L’unica cosa certa, sono i costi che dovrebbe affrontare chi decide di annotare sulla carta di circolazione il nome di chi guiderà un veicolo non suo per più di 30 giorni: 16 euro di imposta di bollo, a cui vanno aggiunti 9 euro di diritti di motorizzazione, per un totale di 25 euro. Una spesa inutile che rappresenta solo l’ennesimo balzello in capo agli automobilisti”, conclude Tanasi.