Blocco Palermo-Catania: “Un colpo mortale per l’intera economia siciliana”

PALERMO – Il blocco del traffico autostradale fra Palermo e Catania, a causa del crollo del viadotto Himera della A19, provoca alle sole imprese di autotrasporto un danno di circa 1,5 milioni di euro al giorno.

È questo l’allarme di Trasportounito che mette in evidenza i continui disagi dei conducenti costretti ad effettuare percorsi alternativi, che stima un aumento medio di 5 ore di guida, maggiore consumo di carburante per un importo medio di 200 euro e l’obbligo, per molti veicoli, di utilizzare la tratta sull’autostrada a pedaggio Catania-Messina e Messina-Palermo e pone pertanto in risalto un’emergenza da non sottovalutare e da risolvere nel più breve tempo possibile.

Il conto danni pecca probabilmente di eccessivo ottimismo –  afferma Trasportounito – è indispensabile il varo di un vero e proprio piano di emergenza che consenta un ripristino dell’infrastruttura in tempi record; in caso contrario sarà inevitabile una protesta sempre più marcata da parte delle aziende di autotrasporto“.

Sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, che considera il cedimento del pilone del viadotto Himera e la conseguente chiusura del tratto autostradale in entrambi i sensi di marcia “Un colpo mortale per l’intera economia siciliana, conseguenza di un evento incredibile e increscioso. Ma soprattutto un’emergenza che va a sovrapporsi ad altri problemi irrisolti, ad altri ostacoli sul percorso di chi lavora in Sicilia e che ora non possono più essere rimandati. Quella siciliana è una situazione non più sostenibile che richiede un urgente intervento da parte del nuovo ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Graziano Delrio“.

Conftrasporto-Confcommmercio ha chiesto inoltre al ministro Delrio “misure urgenti ben precise, a partire dall’immediata convocazione del tavolo per i problemi del trasporto siciliano per proseguire con l’esonero di ogni forma di pagamento per gli operatori che sono costretti a percorrere tratti che prevedono qualsiasi forma di pedaggio; l’intervento della Regione e del Ministero per l’abbattimento dei costi per l’utilizzo delle tratte marittime; l’esonero dai divieti di circolazione vigenti per le operazioni di trasporto necessarie a far giungere i prodotti nel resto del Paese; l’eliminazione dei divieti su strade regionali e comunali“.

In questo serrato dibattito è intervenuta anche la senatrice Pamela Orrù che ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti chiedendo sia di fare chiarezza sui tempi e le modalità degli interventi per ripristinare celermente la viabilità ordinaria sia quali azioni intenda intraprendere “per prevenire in futuro il ripetersi di eventi simili che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini. È necessario fare luce su quanto accaduto sull’autostrada A19 Palermo-Catania per accertare le responsabilità sul piano amministrativo, tecnico e disciplinare “.

La parlamentare del PD ha al contempo chiamato in causa proprio la drammatica situazione della viabilità in Sicilia e l’arretratezza dei collegamenti ferroviari tra l’Est e l’Ovest della regione, “Un dato – afferma la senatrice- che obbliga ad un coordinamento costante e sinergico, non più rinviabile, tra Stato e Regione al fine di affrontare organicamente tutti i problemi infrastrutturali anche legati al dissesto idrogeologico“.