Bagheria, indagato sindaco Patrizio Cinque, parla l’ex sfidante: “valuti dimissioni”

BAGHERIA – Guai pentastellati in arrivo da Bagheria: indagato il sindaco Patrizio Cinque, nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei rifiuti, per turbativa d’asta e abuso d’ufficio. I carabinieri gli hanno notificato l’obbligo di deposito di firma, anche se la procura aveva richiesto l’arresto, misura però ritenuta eccessiva.

Sarebbero coinvolti nell’inchiesta anche l’assessore all’Ambiente Fabio Atanasio, l’excommissario della Provincia di Palermo Manlio Munafò  ed altri 20 funzionari.

Tutto è partito da Laura Picciurro, dirigente del comune, che ha denunciato, nel 2015, un affidamento diretto dell’amministrazione alla ditta Tech; si trattava della raccolta e trasferimento dei rifiuti in discarica, con annessi impianti di recupero, per un importo complessivo di ben 3 milioni di euro.

Il caso venne finì anche sotto la lente d’ingrandimento dalla commissione regionale Antimafia mentre nell’inchiesta sarebbe finita la vicenda della casa abusiva del suocero della sorella del primo cittadino. Per quest’altro caso, invece, sarebbe indagato per  violazione del segreto d’ufficio in concorso con l’ispettore della polizia municipale Domenico Chiappone, che gli avrebbe rivelato di un’inchiesta della Procura di Termini.

Il sindaco intanto si difende, parlando di “attacco ad orologeria due mesi prima delle elezioni”.Passano però poche ore e il primo cittadino fa retromarcia, chiarendo che il suo non voleva essere un attacco alla magistratura; si tratterebbe solo diuna precisazione in riferimento ad una nota diffusa per errore.

Nel frattempo Danielle Vella, ex sfidante di Cinque sconfitto al balottaggio “invita” il rivale a prendere in seria considerazione l’ipotesi dimissioni.