Ars, il bilancio di metà legislatura: 933 disegni di legge, 71 approvati. Oltre la metà sulla finanza regionale

Ars, il bilancio di metà legislatura: 933 disegni di legge, 71 approvati. Oltre la metà sulla finanza regionale

PALERMO – Dal novembre 2022 ad aprile 2025 all’Assemblea regionale siciliana sono stati presentati 933 disegni di legge, di cui 831 di iniziativa parlamentare e 93 di iniziativa governativa. Le leggi approvate nello stesso periodo sono state 71: 43 su iniziativa del governo e 22 di iniziativa parlamentare.

Più della metà della produzione normativa riguarda la finanza regionale: 48 leggi su 71 hanno infatti un contenuto direttamente o indirettamente connesso al bilancio della Regione. È quanto emerge dal documento del Servizio studi dell’Ars sull’attività legislativa della prima metà della legislatura, un dossier di 139 pagine presentato dal segretario generale Fabrizio Scimè.

Tempi di approvazione e contenzioso costituzionale in calo

L’analisi evidenzia una significativa diversificazione nei tempi di approvazione delle leggi regionali:

  • per 17 leggi l’iter si è concluso in meno di 30 giorni;

  • 18 leggi sono state approvate entro 90 giorni;

  • 15 leggi hanno richiesto fino a 180 giorni;

  • altre 17 leggi entro 360 giorni;

  • solo 4 leggi hanno superato i 360 giorni di iter.

Sul fronte dei rapporti con lo Stato, i ricorsi alla Corte costituzionale in sede di controllo governativo hanno riguardato 6 leggi su 71 (pari all’8,4%) e 76 articoli su 956 (il 7,9% del totale).

Un dato che segna una netta riduzione del contenzioso rispetto alla precedente legislatura, quando i ricorsi erano stati 47. Una diminuzione che, secondo Scimè, è legata anche alla cosiddetta “direttiva Calderoli”, che ha incentivato un più forte utilizzo della fase di pre-contenzioso, con chiarimenti e interlocuzioni tra amministrazioni statali e regionali per evitare il ricorso alla Consulta, anche attraverso impegni della Regione a modificare le norme contestate.

Prevalenza dell’iniziativa del governo: più leggi e iter più rapidi

Dal dossier emerge chiaramente la preminenza dell’iniziativa governativa nel processo legislativo.

Dei 93 disegni di legge presentati dalla Giunta, 43 (il 46,2%) sono diventati legge. Molto più bassa la percentuale delle iniziative parlamentari andate a buon fine: 22 leggi su 831 ddl d’aula, pari al 2,65%.

Per quasi la metà delle leggi di iniziativa del governo (18 su 43), il tempo di approvazione è stato inferiore ai 90 giorni, a conferma di una corsia preferenziale per i testi ritenuti strategici dall’esecutivo regionale.

Finanza regionale, urbanistica, appalti e sanità al centro dell’agenda

Scimè sottolinea come il dato più rilevante sia che oltre la metà delle leggi approvate riguarda la finanza regionale, diretta o indiretta. Una tendenza che viene collegata a una condizione migliorata del bilancio della Regione Siciliana, dopo anni di difficoltà legate all’adozione del sistema contabile del d.lgs. 118/2011.

La fase attuale è definita “positiva” grazie sia al miglioramento di alcuni indicatori economici regionali, sia alla disponibilità delle risorse del PNRR, che hanno reso necessario un intenso lavoro legislativo di adeguamento e programmazione.

Il documento segnala inoltre due tendenze significative di questa prima metà di legislatura:

  • un tempestivo recepimento, da parte dell’Ars, di importanti disposizioni statali in materie di competenza esclusiva regionale, con particolare riferimento alle “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia” e al nuovo Codice dei contratti pubblici;

  • una particolare attenzione alla legislazione in materia di sanità e sicurezza sociale.

Tra le leggi di maggiore impatto sociale vengono ricordate:

  • l’Istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie e della figura dello psicologo delle cure primarie;

  • l’Obbligatorietà dello screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale;

  • il “Sistema integrato e diffuso di prevenzione, cura, riduzione del danno e inclusione sociale in materia di dipendenze”, che interviene sul fenomeno in crescita legato, tra le altre, alla droga nota come crack.