ARS approva la Manovra Ter: 27 voti favorevoli, opposizioni all’attacco. Schifani: “Immettiamo risorse per rispondere alle emergenze”

ARS approva la Manovra Ter: 27 voti favorevoli, opposizioni all’attacco. Schifani: “Immettiamo risorse per rispondere alle emergenze”

PALERMO – L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato con 27 voti a favore e 15 contrari la manovra-ter, il terzo provvedimento finanziario dell’anno. Rinviati a settembre, invece, gli emendamenti aggiuntivi e i cosiddetti fondi per i territori, pari a circa 35 milioni di euro.

Un voto che arriva dopo una seduta tesa e segnata dalle polemiche, soprattutto per l’applicazione della cosiddetta “tagliola”, lo strumento regolamentare che ha limitato gli interventi dell’opposizione, mai usato prima a Sala d’Ercole.

Manovra Ter. De Luca (M5S): “Governo ridimensionato, Schifani non controlla più la maggioranza”

Dura la reazione del Movimento 5 Stelle. Il capogruppo all’Ars Antonio De Luca parla di una delle “pagine più buie” dell’assemblea e sottolinea come, nonostante il bavaglio alle opposizioni, il governo sia uscito fortemente ridimensionato.

“Schifani – afferma – deve rendersi conto che all’Ars la strada è in salita: o porta in aula le norme che i siciliani aspettano o può prepararsi ad altre batoste. Non controlla più gran parte della sua maggioranza. Anche questa mini-finanziaria ha perso l’occasione di dare risposte vere ai cittadini. I ristori per gli incendi sono insufficienti, così come il fondo povertà, che solo grazie a noi è stato incrementato”.

De Luca punta il dito anche sulle misure per le liste d’attesa: “Inadeguate, vanno ripensate con una verifica seria sui direttori generali nominati da Schifani”.

Schillaci (M5S): “Grave silenzio sull’assistenza agli alunni disabili”

A rincarare la dose è Roberta Schillaci, vice capogruppo pentastellata, che denuncia l’assenza di fondi per l’assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità: “Una grave disuguaglianza che rischia di impedire a molti studenti di tornare in classe a settembre. Il governo ha dimostrato totale indifferenza”.

Gennuso (FI): “Manovra concreta che trasforma i bisogni in risposte”

Di tutt’altro tenore le parole del deputato di Forza Italia Riccardo Gennuso, che difende la manovra: “Abbiamo destinato 25 milioni a inclusione e scuole, 40 milioni per abbattere le liste d’attesa sanitarie e 4 milioni al contrasto alla povertà. Inoltre, 55 milioni per la sicurezza stradale, 45 per la gestione dei rifiuti nei Comuni, 13,7 milioni alla Protezione Civile e fondi importanti per acqua, dighe, scuolabus e videosorveglianza urbana”.

Schifani: “Una manovra importante per affrontare emergenze e sostenere lo sviluppo”

Soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “Un provvedimento importante reso possibile da maggiori entrate per circa 500 milioni di euro. Abbiamo scelto di immettere subito queste risorse nell’economia isolana, puntando su sociale e sviluppo. Ringrazio il presidente dell’Ars Galvagno per la gestione dell’Aula: in soli due giorni abbiamo approvato una manovra rilevante nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni”.

Galvagno ringrazia Schifani

“Con grande senso di responsabilità, ed entro i tempi stabiliti, l’Assemblea Regionale Siciliana ha esitato una manovra che va incontro alle istanze dei siciliani dando risposte, nello specifico, in settori cruciali quali sanità, siccità, contrasto alla povertà, ambiente e protezione civile. Desidero ringraziare tutte le forze politiche con la speranza che si possa ristabilire l’equilibrio tra maggioranza e opposizione che ha caratterizzato a lungo questa legislatura. Un sincero ringraziamento al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che è rimasto in aula per tutte le votazioni dell’articolato accompagnando il percorso di approvazione della manovra”, così il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

Prossimo appuntamento a settembre

Con la manovra-ter approvata, i riflettori si spostano ora su settembre, quando l’Ars dovrà tornare a discutere gli emendamenti accantonati, inclusi i fondi territoriali. Il clima politico resta teso e frammentato, con un esecutivo chiamato a ritrovare coesione interna e a rispondere con maggior decisione alle richieste dei cittadini e delle opposizioni.