PALERMO – Con voto palese, l’Ars ha registrato 34 favorevoli e 27 contrari nell’approvazione dell’art. 4, un provvedimento che destina 3 milioni di euro ai Comuni per iniziative di natura sociale, economica e culturale. La gestione di questi fondi sarà affidata all’assessorato regionale alla Funzione pubblica, sotto la guida di Andrea Messina (Dc).
Durante la discussione dell’articolo, si sono registrate forti tensioni all’Ars, in particolare nelle commissioni Affari istituzionali e Bilancio. Esponenti delle opposizioni come Antonello Cracolici (Pd), Ismaele La Vardera (ScN), e Antonio De Luca (M5s) hanno espresso critiche serrate alla norma. Parallelamente, le parlamentari agrigentine del centrodestra Margherita La Rocca Ruvolo (Fi) e Giusy Savarino (FdI) hanno annunciato il loro voto contrario, etichettando l’articolo come “fuorviante” e “invotabile”.
Il capogruppo del Misto, Gianfranco Miccichè, ha proposto un voto segreto, affermando di non aver stretto accordi con nessuno per evitare questo strumento parlamentare. Tuttavia, la sua richiesta non ha ottenuto il sostegno necessario. La situazione è stata chiarita ulteriormente quando la deputata del M5s Cristina Cimminisi ha sollevato interrogativi simili in aula. Infine, l’accordo raggiunto tra maggioranza e opposizione, con la mediazione del presidente Gaetano Galvagno, ha incluso la decisione di procedere senza il voto segreto, portando all’approvazione definitiva dell’articolo con voto palese.