PALERMO – 36 voti favorevoli e 33 contrari. Questo l’esito delle consultazioni all’Ars che riguardano un emendamento soppressivo che spazza via i 2,5 milioni destinati a Riscossione Sicilia, società che gestisce la riscossione dei tributi e degli altri introiti della Regione.
La proposta, presentata dal M5s, era stata già aspramente criticata dal governo, rappresentato in aula dall’assessore all’Economia, Alessandro Baccei e dalla commissione Bilancio ma, all’esito delle votazioni, sono partiti scroscianti gli applausi tra i banchi del M5s.
Per il presidente, Rosario Crocetta, si tratta di “un atto gravissimo in una fase in cui la Regione è impegnata nella lotta all’evasione” in quanto adesso la società “sarà costretta a portare i libri contabili in Tribunale” con la gestione “che così passa a Equitalia, quello che questo Parlamento non vorrebbe”.
Il governatore ha contestato, inoltre, la scelta del voto segreto: “Il voto segreto, che il M5s vuole abolire a livello nazionale, non permette di individuare i responsabili di un danno spaventoso nei confronti del popolo siciliano”. E rivolgendosi al Parlamento il governatore ha aggiunto: “Ritengo che dovremmo sentirci dopo per cercare di riparare a questa situazione. Non credo che questo Parlamento possa avallare la consegna della riscossione delle tasse a Equitalia”.
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