Accappatoio e bidone di polemiche in mano, Faraone accusa la Regione della crisi idrica: la risposta arriva subito

Accappatoio e bidone di polemiche in mano, Faraone accusa la Regione della crisi idrica: la risposta arriva subito

PALERMO – Accappatoio, bidone in mano e tante polemiche: non si parla d’altro in Sicilia dopo il sit-in del deputato alla Camera di Italia Viva, Davide Faraone, davanti Palazzo d’Orleans a Palermo, per esprimere la sua preoccupazione riguardo la crisi idrica nell’Isola.

Sono qui, indossando un accappatoio, in segno di protesta, perché voglio dire che la crisi idrica in Sicilia è causa sì della mancanza delle piogge, ma è causa principalmente di chi governa questa regione“. Ha dichiarato, accendendo irrimediabilmente le risposte dei diretti interessati.

L’accusa di Faraoni

Aldilà dell’aspetto infrastrutturale, in merito al quale abbiamo carenze decennali – prosegue Faraone – il problema di questa estate è tutto da addebitare a Renato Schifani. Lui, infatti, ha messo in campo azioni, solo quando l’emergenza è scoppiata“.

Avrebbe dovuto farlo, almeno, nel mese dello scorso febbraio. Ha cominciato, invece, a chiedere ai sindaci di scavare o riattivare nuovi pozzi solo quando già le dighe erano vuote“.

Il peggio però ancora deve arrivare: fra qualche ora cinque comuni siciliani, Troina, Cerami, Nicosia, Sperlinga e Gagliano, che fino ad ora hanno fatto una turnazione, acqua ogni sei giorni, saranno senza acqua e potranno essere riforniti solo con le autobotti“.

Fra qualche giorno – conclude – saremo costretti a pagare le autobotti per poter dare l’acqua a cinque comuni che si riforniscono solo dal lago di Ancipa“.

La risposta del sindaco Lagalla

Avendo assistito, in queste ore, a fibrillazioni politiche e prese di posizione che hanno finito con richiamare possibili refluenze sugli assetti comunali, ritengo opportuno intervenire per esprimere il confermato sostegno dell’Amministrazione comunale all’importante lavoro che il presidente Schifani e il governo regionale stanno conducendo in materia di gestione dei rifiuti e di potenziamento di nuove infrastrutture.

Riferendomi in particolare con ai termovalorizzatori che costituiscono, per la città di Palermo, una fondamentale occasione per la definitiva valorizzazione dell‘impianto tecnologico di Bellolampo“. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla dopo le polemiche suscitate.

Per queste ragioni – prosegue – tengo a stigmatizzare la presa di posizione dell’onorevole Faraone che ha rivolto al presidente della Regione una critica eccessiva ed impropria in un momento in cui il conferimento dei più ampi poteri commissariali in capo al vertice regionale rappresenta una concreta ed efficace occasione per il raggiungimento di obiettivi da tempo attesi in Sicilia“.

Per quanto riguarda il livello comunale – conclude – posso affermare che continua, da parte nostra, la più ampia collaborazione con il governo regionale all’interno di un quadro consiliare di maggioranza che comprende a pieno titolo una lista civica facente capo al sindaco e che, sul piano dei comportamenti, delle scelte politiche e dell’attuazione del programma per la Città, ha sempre dimostrato totale fedeltà nei confronti della coalizione di centrodestra e piena e convinta collaborazione nei rapporti con il governo della Regione“.

La gelida nota della Regione

Palazzo d’Orleans non commenta le scomposte e offensive dichiarazioni dell’onorevole Faraone che sembrano mirare, pericolosamente, a esarcebare gli animi, alimentare la tensione sociale e ingenerare ostilità immotivata nei confronti del presidente della Regione, che invece è impegnato, da tempo, nel progetto di realizzazione dei termovalorizzatori per superare definitivamente il problema dei rifiuti“.

Lo dice una nota della presidenza della Regione siciliana.

Un’emergenza sulla quale l’onorevole Faraone è stato sempre distratto – continua la nota – anche nei cinque anni del governo Crocetta, nel quale la sua compagine politica aveva indicato proprio l’assessore al ramo. Vengono, invece, definite farneticanti le dichiarazioni di Faraone sull’ambizione del presidente Schifani a diventare Capo dello Stato“.

Fonte foto Ansa Sicilia