PALERMO – Il 22 novembre scorso l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi aveva comunicato ai sindacati della dirigenza medica che entro il 31 dicembre la Sicilia avrebbe avuto il decreto sulla rete ospedaliera.
In tutti questi mesi l’A.N.A.A.O.-Assomed ha più volte espresso forti dubbi sul fatto che l’iter indicato dall’assessore potesse concludersi nelle data prevista.
“Non solo avevamo ragione – afferma Pietro Pata, segretario regionale A.N.A.A.O. Sicilia da noi intervistato – ma ci troviamo di fronte a una situazione ancora peggiore: della nuova bozza nessuno conosce i contenuti! Infatti non è stata presentata ai direttori generali, né alle OO.SS., non è stata inviata alla VI commissione ARS né all’ANCI Sanità e da ultimo ai Ministeri della Salute e dell’Economia. Dopo il Referendum del 4 dicembre qualche flebile e incauta voce si era levata, dai ranghi della maggioranza di Governo, per affermare che certamente l’assessore Gucciardi avrebbe mandato al presidente della VI commissione la nuova proposta di rete dell’emergenza. Ma quando?! È proprio il caso di dirlo: ‘VERGOGNA!!’. I cittadini siciliani, che pagano fior di tasse, non hanno alcuna certezza sull’organizzazione del sistema sanitario locale che fornisce loro la spendibilità di un diritto costituzionalmente garantito dall’art. 32 quale la salute, e soprattutto vedono drammaticamente abbassarsi gli standard assistenziali e la garanzia dei livelli di assistenza”.
“Tutti gli operatori della sanità siciliana – dice ancora Pata – continuano a combattere la battaglia per la difesa dignitosa e coraggiosa della loro professionalità, in trincee sempre più miseramente sguarnite di personale, farmaci e attrezzature, con diritti sempre più calpestati. A ciò si aggiunge il precariato della sanità, che declina molte situazioni drammatiche al proprio interno tutte accomunate da una drammatica incertezza sul proprio futuro, in assenza di una rete ospedaliera che verrà a cadere come una scure sulle aspettative di carriera di molti dirigenti medici e sanitari se, ancora una volta, Roma imporrà la legge e le regole economicistiche tipo catene di montaggio di stampo ‘fordiano’ nell’individuare i fabbisogni di personale. Fino a prova contraria temiamo sempre e comunque, che la rete ospedaliera diventi il terreno di scambio per le prossime tornate elettorali. A Palermo si parla di elezioni anticipate, mentre infuria in queste ore la battaglia d’aula per la legge finanziaria bis. Nell’esasperante clima di incertezza e precarietà, l’A.N.A.A.O.-Assomed intende tenere alta l’attenzione sui ritardi del governo regionale in tema di sanità, denuncia il grave stato in cui si trovano interi territori dove la rete dell’emergenza rende precari e incerti i percorsi assistenziali delle patologie tempo-dipendenti”.
“Il problema ha avuto origine nel 2013 – conclude Pata – poco dopo l’insediamento del governo Crocetta. La dott.ssa Borsellino stava mandando avanti le procedure, anche se il governo nazionale a Roma ci stava già mettendo in difficoltà. A giugno è stata fatta solo una ricognizione alla legge, mentre lo scorso 22 novembre abbiamo avuto un incontro con Gucciardi che è stato solamente interlocutorio e nel quale lui promise cose che era impossibile attuare entro la fine di quest’anno. Questo mette a repentaglio, oltre che la situazione lavorativa di chi ha alle spalle anni di carriera, anche l’entrata in gioco delle nuove leve e l’avvio dei collaudi che verranno effettuati nelle nascenti strutture ospedaliere. ADESSO BASTA!! E lo gridiamo con la forza che ci danno le professionalità di tutti i dirigenti medici e sanitari di questa regione, e i bisogni di salute di tutti i cittadini siciliani”.
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