CANICATTÌ – È in corso il processo con il rito abbreviato che, ieri in Tribunale, ha visto seduto nel banco degli imputati Daniele Lodato il canicattinese accusato dell’omicidio di Marco Vinci, 22 anni, morto in pieno centro nel paesino dell’agrigentino.
Ieri in aula proprio Lodato avrebbe dovuto fare la propria deposizione, ma per questo momento bisognerà ancora aspettare in quanto gli esami scientifici non sono ancora stati compiuti dal Ris di Messina, sul coltello che è stato utilizzato per infliggere il colpo mortale a Vinci.
Da qui il rinvio dell’udienza che è stata fissata per il prossimo 23 aprile.
Le accuse che pendono sulla testa di Daniele Lodato, 35 anni, di Canicattì, sono omicidio premeditato aggravato da futili motivi, per aver assassinato con due coltellate.
Marco Vinci, venne brutalmente ammazzato esattamente nella notte tra il 17 ed il 18 giugno, in una piazza della cittadina agrigentina dopo che quest’ultimo aveva difeso una donna dagli apprezzamenti pesanti pronunciati dall’imputato.
L’imputato si trova recluso nel carcere di contrada Petrusa di Agrigento.
