PALERMO – Viaggiare è un hobby che accomuna tante persone. In un periodo in cui i voli low cost hanno preso il sopravvento, spostarsi da un posto all’altro è diventato sempre più facile.
Quando si viaggia non si va solo alla scoperta di nuovi luoghi o paesaggi mozzafiato, ma apriamo la nostra mente verso culture e modi di vivere diversi. Al rientro, il nostro “bagaglio culturale” si arricchisce di nuovo sapere e conoscenza.
Sembrerebbe che il viaggio in sé non si basi più solo sull’aspetto artistico, ma molti vacanzieri prendono in considerazione anche altri parametri, come quello enogastronomico. Infatti, si parla di una percentuale molto alta, ovvero dell’81% degli italiani che, quando decidono di staccare la spina, cercano di coniugare cibo e viaggi. Almeno una volta l’anno è ormai una prassi quasi consolidata dedicarsi al turismo gastronomico.
A parlarne è una ricerca realizzata dall’Osservatorio Nestlé focalizzata su cibo e viaggi, che mette in evidenza il desiderio di sperimentare il mangiare locale. Più della metà dei viaggiatori, il 59%, vuole assaggiare tutte le specialità della terra in questione.
A confermare questo binomio viaggi-cibo, anche un precedente rapporto Isnart-Unioncamere, dal quale sono emerse oltre 110 milioni di presenze nel 2017, il doppio rispetto al 2016, spinte proprio da questo tipo di turismo.
Un dato importante che risalta dallo studio Nestlé è che le mete più gettonate sono quelle dove vi è un regime alimentare mediterraneo. Uno dei souvenir che gli italiani prediligono portare con sé sembrerebbe proprio l’esperienza culinaria. Tra le regioni italiane, il primato spetta alla Sicilia con il 39%, seguita da Emilia Romagna 33%, Toscana, Campania e Puglia 29%, Calabria 23%, Sardegna 19%.
Per affrontare al meglio questa attività, si fa affidamento principalmente ai ristoranti più tradizionali, ma destano la curiosità degli ospiti anche i mercatini del posto e le sagre di paese. La nostra isola è piena zeppa di localini dove poter degustare innumerevoli specialità e piatti tipici di ogni provincia. Ogni anno, infatti, sono sempre più numerosi i turisti e i vip che decidono di sbarcare in Sicilia per trascorrere le loro vacanze tra la bellezza del mare, della montagna e il piacere della tavola. Tra i dolci prescelti vi è il cannolo siciliano, preferito dal 40% degli intervistati.
Ma sono numerose le tipicità dell’isola che attraggono i vacanzieri, come la cassata, il pistacchio di Bronte, il cioccolato modicano, le paste di mandorla. Per non parlare degli arancini, gli insaccati preparati con il maialino dei Nebrodi, il cibo da strada palermitano, ovvero “pani ca’meusa”, panelle e cazzilli.
Insomma, il turismo enogastronomico è sempre più in voga tra i turisti e in forte crescita in tutto il mondo. Dalle ultime ricerche, l’enogastronomia da elemento “accessorio” si è trasformata in una componente in grado di influenzare le scelte di viaggio. Su questo fronte la Sicilia non ha niente da invidiare a nessuno, facendosi strada tra le destinazioni più ambite.