Si scrive Ustica si legge paradiso: l’inno d’amore della scrittrice Annabella Di Vita

PALERMO – L’estate si sa è la stagione dei flirt, la maggioranza dei quali si conclude a settembre. Quella di cui scriviamo oggi però è una storia diversa che promette di portar via il cuore per sempre a chi vi si accosta con lo spirito giusto. Se infatti mettiamo per un attimo da parte il cliché che vuole l’estate meta esclusivamente di paradisi tropicali tipo Maldive e simili e ci soffermiamo sulle bellezze che il nostro Paese ha da offrire, basta prendere il largo dalla costa di Palermo, percorrere circa 67 km in direzione nord-ovest e approdare all’isola di Ustica per restare folgorati dalle tante bellezze che questa terra solo apparentemente ostile, per via delle numerose grotte e le coste alte e scoscese, ha da offrire. Parola di Annabella Di Vita, scrittrice palermitana autrice del libro “Piccoli uomini non crescono mai” che ha deciso di dedicare all’isolotto il suo personalissimo “alfabeto” in cui ad ogni lettera corrisponde un tratto peculiare dell’isola, un po’ come fece Troisi nel celebre film “Il Postino”, quando decise di imprimere su cassetta i suoni più caratteristici della sua isola per mandarli all’amico Pablo Neruda perché ne serbasse il ricordo.

Sul perché della scelta caduta proprio su Ustica, Annabella Di Vita dichiara: “Io mi innamoro di tutto quello che vedo ed ho scelto Ustica come isola da visitare quest’anno ma in effetti tutto quello che c’è in giro per il mondo è tutto da vedere e da scoprire. Io – continua – per esempio adoro certe isole greche ma queste mie parole non devono essere interpretate nel senso di una preferenza rispetto ad un’altra località. Io tendo – conclude – a vedere il meglio in tutto, anche dove magari a prima vista non c’è ma Ustica è bellissima, quindi a maggior ragione si deve apprezzarla”.

L’alfabeto, che potete leggere andando sul sito http://www.usticasape.it/ustica-lalfabeto-dellisola-dal-diario-di-annabella-di-vita/ si conclude con una vera e propria dichiarazione d’amore: “Ustica. Raggiungerla è facile, invaghirsene di più”. Al lettore l’arduo compito di giudicare se queste parole sono veritiere o meno, magari sfruttando le ferie.

Teresa Fabiola Calabria