Il Rotary Palermo Parco delle Madonie dona defibrillatore portatile all’Asp

PALERMO – Il Rotary Club Palermo Parco delle Madonie ha donato all’Asp del capoluogo un defibrillatore portatile.

L’apparecchio è stato consegnato dal Presidente in carica, Alfonso Di Benedetto, dal Past President, Biagio Agostara e dal Presidente Incoming, Salvatore Fabio Guccione, al Direttore Amministrativo dell’Azienda, Antonio Guzzardi, e al Direttore Sanitario, Giuseppe Noto.

“Ringraziamo i promotori dell’iniziativa e ringraziamo il Rotary tutto per l’acquisto del defibrillatore – ha detto Guzzardi – grazie a loro e grazie alla loro sensibilità, potremo contribuire a rendere ancora più sicuri i luoghi dove verrà utilizzato. È la dimostrazione che al miglioramento della qualità della vita e, soprattutto, alla tutela del bene della salute, possiamo contribuire tutti: istituzioni, associazioni e privati cittadini”.

L’arresto cardiaco improvviso è la principale causa di morte prematura nel mondo e l’utilizzo della scarica del defibrillatore può risolvere e provvedere al mantenimento in vita nella maggior parte dei casi.

In Europa le vittime di arresto cardiaco sono 400 mila all’anno, mentre in Italia oltre 60 mila persone ogni anno vengono colpite, con una media di 164 persone al giorno.

“Il defibrillatore è uno strumento estremamente semplice da utilizzare – ha spiegato Giuseppe Noto – è un dispositivo che analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock. La breve ‘interruzione’ dal caos elettrico può essere sufficiente per riavviare il battito cardiaco al ritmo normale”.

Il defibrillatore sarà subito a disposizione delle strutture dell’Asp di Palermo.

“Ringraziamo l’azienda sanitaria provinciale per averci dato l’opportunità di contribuire alla sicurezza e alla serenità di operatori ed utenti – ha detto il Past President del Rotary Club Palermo Parco delle Madonie, Biagio Agostara – se dovesse servire, nel tempo, ad un solo individuo sarebbe un’ulteriore motivazione all’azione del nostro Club e del Rotary in generale”.

L’arresto cardiaco improvviso è imprevedibile, ovvero nella maggior parte dei casi si manifesta senza sintomi preventivi e può colpire chiunque, anche gli adolescenti.

Sebbene la presenza di una cardiopatia antecedente sia una comune di esso, numerose vittime non avevano mai manifestato problemi di natura cardiaca. Il rischio aumenta con l’età. Senza una terapia d’urgenza solo il 5-10 per cento dei colpiti sopravvive ad esso. Tuttavia sono state raggiunte percentuali di sopravvivenza superiori al 50 per cento laddove sono stati implementati con successo programmi sull’uso del defibrillatore esterno automatico (AED ). Le percentuali possono aumentare ulteriormente se si interviene sul paziente entro tre minuti dall’arresto cardiaco. Ecco perché è auspicabile una sempre maggiore attenzione circa la diffusione di questi apparecchi.

Mariagrazia Elfio