Presentata a Palermo la Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra

Presentata a Palermo la Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra

PALERMO – Oggi ha avuto luogo, a palazzo Belmonte Riso a Palermo, la conferenza stampa di presentazione della prima edizione della “Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra delle religioni dell’umanità” (BIAS”), un’esposizione che, dal 23 settembre al 24 ottobre, si articolerà tra 20 diversi siti del centro storico di Palermo, molti en plein air, a partire dal giardino della Cattedrale e le cui sedi principali saranno il Museo Riso, in via Vittorio Emanuele 365 e Palazzo Gaetani di Bastiglia, sempre in via Vittorio Emanuele, civico 484.

Il progetto, curato dalla veneziana Chiara Modica Donà delle Rose, su idea dell’artista Rosa Mundi era stato annunciato in anteprima a maggio di quest’anno, a Venezia, in seno alla settimana della Biennale Internazionale d’Architettura e si propone di contribuire ad abbattere le barriere che, a volte, le diverse fedi e sensibilità spirituali rischiano di innalzare a dividere gli uomini, utilizzando l’Arte come linguaggio universale, intesa in chiave interdisciplinare: pittura, scultura, fotografia, performance, architettura e musica.

Ai tanti artisti coinvolti e stato chiesto di affrontare il tema di questa prima edizione: “La Creazione”, permettendo loro di esporre creazioni, frutto di un percorso laboratoriale, che esprimono la loro spiritualità, meglio riconducibile ad una o più confessioni religiose come a nessuna, prendendo come modello concettuale ispiratore le riflessioni sulla spiritualità nell’arte di Wassilyevich Kandinsky.

Lungo l’asse di via Vittorio Emanuele, itinerario arabo normanno, simbolo di interculturalità, le chiese, gli oratori ed i palazzi si trasformeranno idealmente, per la durata di un mese, in una sorta di Confession House ove albergheranno le opere di riferimento ai singoli artisti, nella classificazione spirituale da loro scelta, superando ogni confine nazionale e linguistico, idealmente ricondotti a tutte le confessioni religiose, le religioni perdute, gli atei, i darwiniani, i filosofi.

Venezia prima dell’avvio della Biennale – ha detto la curatrice, che è anche presidente dell’associazione WISH (World International Sicilian Heritage), che promuove il progetto – era caratterizzata da un clima di languore e abbandono paragonabile a quello attuale di Palermo. Confidiamo che l’organizzazione della BIAS possa dare, come fu per Venezia, un impulso anche allo sviluppo economico”.

All’organizzazione della manifestazione partecipano anche molte associazioni del capoluogo siciliano tra cui Salvare Palermo, Mesime, Cassaro Alto, Albergheria e Capo, Amici dei Musei Siciliani, Dimora Oz, Farma Art, Archikromie, La Sorgente e Zonta Zyz Palermo, in uno slancio entusiastico e volontaristico (come è stato sottolineato durante la conferenza stampa), che seppure ammirevole, ci è sembrato un po’ in contrasto con l’idea di valorizzare anche economicamente il lavoro degli operatori dell’arte.

Il programma della BIAS, che vedrà anche concerti, performances e conferenze, è ancora in fase di perfezionamento e sarà consultabile sul sito internet www.biasinstitute.it, ma il primo appuntamento è previsto per venerdì 23 settembre alle 21.00, alla Cattedrale di Palermo, con il Concerto di Apertura “The Creation”. Sarà poi probabilmente accolta la proposta del sindaco di Palermo di prolungare la manifestazione per agganciarla alle 3 “notti bianche” del 28, 29 e 30 che vedranno, rispettivamente a Palermo, Monreale e Cefalù, il collocamento delle targhe che le identificheranno come siti patrimonio dell’UNESCO.

Davide Bologna