Catacombe dei Cappuccini, “il luogo dove i vivi incontrano i morti”

PALERMO – La notte di Halloween è passata, ma chi volesse mettere alla prova la propria resistenza alla paura può sempre farlo visitando le celebri catacombe dei Cappuccini, nel quartiere Cuba, note per l’incredibile stato di conservazione dei numerosi cadaveri esposti, secondo alcune stime, circa 8mila.

Le salme presenti nel cimitero del Convento dei Frati Cappuccini, anche definito come “il luogo dove i vivi incontrano i morti”, sono tutte abbigliate dei loro vestiti migliori e divise per categoria sociale e sesso.

Un luogo che ben sintetizza gli usi, i costumi e le tradizioni della società palermitana vissuta tra il XVII e il XIX secolo.

Le catacombe hanno da sempre esercitato una forte curiosità, attraendo visitatori da tutti il mondo, anche illustri come Alexandre Dumas, Guy de Maupassant e Carlo Levi.

Le mummie presenti nell’ampio cimitero di forma rettangolare (formato da gallerie scavate alla fine del ‘500), sono disposte in piedi o coricate e appartengono per lo più ai ceti alti, dato il costo elevato del processo di imbalsamazione. La seconda categoria più rappresentata è quella dei frati dello stesso ordine dei Cappuccini. Tra gli altri, sono presenti commercianti, borghesi, ufficiali dell’esercito in uniforme di gala, interi gruppi familiari, bambini e giovani donne decedute prima del matrimonio vestite con il loro abito da sposa.

Tra le salme esposte all’interno delle catacombe dei Cappuccini, particolarmente nota è quella di Rosalia Lombardo, una bambina di soli 2 anni morta a causa di una polmonite. La piccola fu una delle ultime persone a essere ammesse nella cripta. La sua imbalsamazione fu fortemente voluta dal padre e venne curata dal professor Alfredo Salafia, lo stesso che imbalsamò Francesco Crispi.

A rendere così famosa la salma della bambina è il suo apparire intatta, al punto da far nascere l’impressione che stia dormendo. Motivo per cui, il soprannome con il quale è conosciuta, è appunto “Bella addormentata”.

Per quanto il processo di mummificazione della salma della piccola sia il migliore all’interno della cripta, il corpo presenta comunque alcuni piccoli segni di decomposizione. Per salvaguardarne l’integrità, la storica bara è stata ricollocata all’interno di una teca ermetica di vetro e acciaio.