Addio a Franca Prati, storica gallerista di Palermo

PALERMO – Lutto nel mondo dell’arte a Palermo. Nella notte è venuta a mancare Franca Prati, stimatissima gallerista, aveva 67 anni. Nata ad Alimena, aveva inaugurato nel 1979 la galleria che porta il suo nome, al primo piano dell’elegante Palazzo Rutelli, in via Quintino Sella a Palermo. I funerali si terranno domani alle 10.00 nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo Apostoli, in via Bentivegna a Palermo.

Pioniera dei galleristi palermitani, aveva cominciato in grande stile ospitando, per l’inaugurazione della galleria, opere di Picasso, Mirò, Warhol e Dalì e ha condotto i suoi quasi 40 anni di carriera con lo stesso spirito intraprendente, collaborando con i migliori artisti internazionali, che ha più volte portato in città o di cui ha curato mostre e pubblicazioni così come nella ricerca costante di nuovi e giovani talenti, che ha accompagnato nel muovere i primi passi nel mercato e contribuendo alla loro affermazione. Ha continuato fino all’ultimo ad animare la scena artistica palermitana e a luglio aveva organizzato una notevole mostra con opere degli anni 60 e 70 provenienti dalla sua collezione privata, testimonianze della sua lungimiranza nel riconoscere precocemente il valore di opere avanguardistiche e grafiche e del suo essere vicina agli autori che apprezzava.

Il valore aggiunto per me – aveva detto in quell’occasione la sig.ra Prati – è aver conosciuto gli artisti e aver visto i loro atelier e come lavoravano. Parliamo dei primordi dell’arte contemporanea, della transavanguardia e della Pop Art; in quel momento era un discreto azzardo puntare su forme d’arte che non tutti comprendevano e che non avevano ancora avuto i tanti riconoscimenti che seguirono da lì a poco. Ma ero già una vera appassionata, avevo la fortuna di frequentare un vivace e colto ambiente di artisti e colleghi, con molti dei quali ho continuato a collaborare per anni e credo di aver riconosciuto la maestria e la dedizione con cui si realizzavano queste incisioni, litografie, acqueforti e serigrafie e la freschezza dei soggetti. Personalità magnetiche e affascinanti a volte difficili, ma di sicuro non ci si annoiava”.

Negli ultimi due anni, per conto di NewSicilia.it, abbiamo avuto varie occasioni di incontrarla ed intervistarla e abbiamo un fresco ricordo di una donna di grande cultura, gusto e charme, caratteristiche che probabilmente le riconoscerà chiunque abbia avuto il piacere di conoscerla. Ne abbiamo poi sinceramente apprezzato l’accoglienza e la professionalità, così come il desiderio di condividere aneddoti e retroscena del panorama artistico degli ultimi decenni; ne siamo rimasti affascinati e onorati.

Nell’ultima lunga chiacchierata di luglio, ci aveva anticipato il suo prossimo progetto, una mostra di opere pop giapponesi contemporanee, da ospitare in autunno tra la sua galleria e l’Orto Botanico di Palermo; avremmo dovuto sentirci in questi giorni per parlarne. Desideriamo salutarla con un grazie, probabilmente a nome di molti, per il contributo dato alla città nell’essere meno periferia.

Davide Bologna