PALERMO – Le feste natalizie sono le più attese durante l’anno ma ci siamo mai chiesti come mai il giorno dopo la nascita di Cristo è festivo? Si tratta del giorno di Santo Stefano, ma la domanda sorge spontanea: chi è e come mai viene festeggiato? Si celebra in tutto il mondo?
Per rispondere alla prima domanda dobbiamo tornare indietro nel tempo di molti secoli.
Secondo le fonti storiche era uno dei sette diaconi che gli apostoli scelsero per diffondere la parola di Dio. Santo Stefano viene definito negli atti degli apostoli come un uomo pieno di fede e Spirito Santo e viene ricordato come primo martire, secondo il Nuovo Testamento, lapidato perché accusato di blasfemia.
Questa festa cattolica viene festeggiata dal 1947 ma non in tutto il mondo. In particolare due paesi festeggiano in modo completamente diverso il giorno dopo Natale.
In Irlanda si definisce Lá Fhéile Stiofán o Lá an Dreoilín in gaelico, Wren’s Day in inglese. La tradizione prevede di cacciare uno scricciolo, uccello locale. Durante la giornata, i cittadini indossano abiti tradizionali e maschere popolari. Si tratta di una celebrazione pagana che secondo alcuni è stata introdotta nel paese dai Vichinghi.
Nei paesi anglosassoni, il giorno successivo al Natale viene chiamato Boxing Day. L’origine della giornata viene dalla tradizione di regalare qualcosa ai poveri. Il nome deriverebbe dalle cassette per le elemosine fuori dalle chiese. I festeggiamenti sono tanto importanti da essere posticipati al giorno successivo nel caso in cui il 26 capiti di domenica.
Inoltre il Boxing Day è famoso perchè in Inghilterra la stagione calcistica non termina. Si organizzano dei tornei tra le squadre locali e questa tradizione va avanti da secoli. Una leggenda racconta addirittura che soldati tedeschi e inglesi si sfidarono a calcio in un terreno neutro tra le due trincee, piena di buche per le esplosioni, durante una tregua non ufficiale dalla guerra.
In Sicilia la tradizione vuole che questo giorno venga trascorso con i familiari, ma non mancano di certo le manifestazioni cittadine: concerti, musei aperti fino a tardi e tanti mercatini e fiere di Natale.
Il pranzo di Santo Stefano è, da sempre, rappresentato dagli avanzi del giorno prima. I cibi rimasti dal cenone della vigilia e dal pranzo del Natale si trasformano in un banchetto a base di affettati, salmone affumicato, funghi sott’olio, patè dai più svariati gusti…
L’alternativa, specie per chi ha cucinato nei giorni precedenti, è di prenotare in un bel ristorantino di cucina tipica regionale trascorrendo una giornata all’insegna del relax.
Chi, invece ha una seconda casa, talvolta e specialmente qui al sud, ha l’usanza della scampagnata, tempo permettendo.
Ciò che non manca, nei giorni di festa e soprattutto a Santo Stefano, è la tombolata con l’immancabile panettone a centrotavola.