“Voleva mettermi incinta per guadagnare di più”: parla la baby squillo della Palermo “bene”

“Voleva mettermi incinta per guadagnare di più”: parla la baby squillo della Palermo “bene”

PALERMO – “Mi voleva mettere incinta, diceva che così i miei clienti avrebbero pagato di più”.

Continua il processo a Dario Nicolicchia, il 32enne accusato di aver fatto prostituire l’ex fidanzatina che all’epoca aveva 13 anni.

Si tratta di una vicenda perversa avvenuta nel giugno del 2014 e per la quale Nicolicchia si trova in carcere dal 18 aprile 2015.

Il giovane è accusato, infatti, d’induzione e sfruttamento della prostituzione di una donna di trent’anni e per aver avuto rapporti sessuali con una tredicenne.

Non sarebbe, quindi, la prima volta che Nicolicchia è riuscito a costruire uno sporco business attorno alle proprie relazioni amorose: lo avrebbe fatto anche con le precedenti fidanzate.

Attorno alla tredicenne che, con le proprie accuse, ha inchiodato il suo “pappone” si sarebbe creato un giro di abusi in cui sarebbero stati coinvolti due poliziotti (in servizio nel reparto scorte), un avvocato civilista, uno psicoterapeuta in servizio all’azienda sanitaria provinciale, un dentista e un titolare di un sexy shop.