Violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona, giovane straniero si nasconde in Sicilia per evitare arresto: trovato vicino alla stazione

Violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona, giovane straniero si nasconde in Sicilia per evitare arresto: trovato vicino alla stazione

PALERMO – Violenza sessuale e sequestro di persona, giovane scappa e si nasconde per evitare l’arresto: ieri  nel giorno della ricorrenza della giornata internazionale per la lotta alla violenza di genere, personale della Sezione Investigativa Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile ha arrestato un cittadino nigeriano di 21 anni, O.E.,  destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dallo Stato francese in quanto condannato a 7 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona

La Direzione Centrale della Polizia CriminateServizio per la Cooperazione lnternazionale di Polizia aveva comunicato alla Squadra Mobile di Palermo la possibilità che l’uomo si fosse rifugiato nel territorio palermitano.

Gli agenti della Sezione Investigativa Criminalita Straniera e Prostituzione hanno avviato accertamenti di polizia giudiziaria grazie ai quali si è scoperto che lo straniero si era allontanato definitivamente dal mese di ottobre dal un centro di accoglienza del capoluogo per recarsi in un hotel vicino alla Stazione Centrale.

Grazie alle conoscenze del territorio, gli investigatori della Seconda Sezione hanno ipotizzato che avesse occupato un appartamento in via Marinuzzi, dove risiedono prevalentemente diversi suoi connazionali, cosi avviando un’attività di ricerca in quello stabile.

Tale intuizione è risultata vincente in quanto si è accertato che il cittadino nigeriano ricercato aveva occupato una stanza di un appartamento del primo piano di quellimmobile, cercando, al momento del controllo, di sottrarsi all’arresto, dissimulando la propria presenza all’interno della stanza.

Nonostante ciò, O.E. è stato arrestato e accompagnato negli Uffici della Squadra Mobile per gli adempimenti procedurali, al termine dei quali è stato rinchiuso nel carcere Antonio Lorusso, in attesa del giudizio di convalida da parte del presidente della Corte di Appello di Palermo.

Immagine di repertorio