BAGHERIA – Un 21enne, rimasto vittima di un pestaggio lo scorso 9 maggio a Bagheria, nel Palermitano, adesso si trova nel carcere di Pagliarelli con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza.
Questo l’epilogo di una vicenda che ha portato alla luce uno stupro che sarebbe avvenuto a Palermo e della conseguente spedizione punitiva organizzata dai familiari. Gli agenti di polizia sono riusciti a rintracciare i tre aggressori, tra i quali il padre della ragazza, che ha poi raccontato agli investigatori che la vittima del pestaggio avrebbe violentato la figlia dopo una serata trascorsa in un circolo della città.
Così in tre, il padre, il fratello e una terza persona, hanno atteso che il giovane uscisse da un salone da barba per picchiarlo a sangue. Inizialmente sembrava uno dei tanti episodi di violenza che si registrano in questo periodo a Palermo e provincia nell’ambiente della movida.
Il ragazzo, stordito e sanguinante, è stato soccorso dai sanitari del 118 e portato in ospedale per accertamenti. I medici gli avevano diagnosticato una prognosi di venti giorni, ma lui ha chiesto esplicitamente di voler andare via, firmando le dimissioni.
Nel corso delle indagini è emerso il motivo scatenante, che avrebbe innescato il raid punitivo. A questo punto il sostituto procuratore Clio Di Guardo, che fa parte del pool di magistrati del dipartimento “fasce deboli”, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita la scorsa settimana.
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