Ville e contanti grazie allo spaccio e ai furti: confiscato patrimonio di Marco Marsala

Ville e contanti grazie allo spaccio e ai furti: confiscato patrimonio di Marco Marsala

PALERMO – La Polizia di Stato ha eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Palermo Sezione Misure di Prevenzione con il quale, su proposta del Questore di Palermo, è stata disposta la confisca di un consistente patrimonio per un valore di oltre 500mila euro nei confronti di Marco Marsala, pregiudicato palermitano di 41 anni.

Nello specifico, oggetto dell’odierno provvedimento ablatorio sono tre beni immobili: una villa unifamiliare nel comune di Altavilla Milicia all’interno di un residence fornito di ampi spazi verdi e di piscina, due appartamenti a Palermo in via Villagrazia, e quattro rapporti finanziari.

La pericolosità sociale del soggetto emerge dai numerosi precedenti a suo carico, inerenti ai traffici illeciti di stupefacenti e a reati contro il patrimonio connotati da una certa gravità. In particolare, merita menzione la lunga lista di violazioni dell’art. 73 d.p.r. 309/90 per le quali l’uomo ha riportato pesanti condanne per traffico illecito di sostanze stupefacenti. Dalle indagini a suo carico era emerso, infatti, come il suo negozio di detersivi in via dell’Orsa Minore, in cui apparentemente svolgeva una regolare attività lavorativa, era diventato un punto di riferimento e piazza di spaccio per il quartiere.

In seguito al periodo di carcerazione espiato come conseguenza della lunga sequenza di condanne riportate, il 41enne non ha mostrato alcun mutamento del suo stile di vita e della sua propensione a delinquere, mostrandosi di recente attivo nel settore dei furti e delle rapine ai danni, prevalentemente, di uffici postali e banche. Infatti, risale al 31 maggio 2017 l’episodio di una tentata rapina agli uffici delle Poste Italiane di piazza della Costellazione. In quest’occasione le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Palermo avevano consentito di individuare e arrestare i responsabili tra cui l’uomo, intercettato dagli agenti nelle fasi preparative ed esecutive del colpo che i malviventi avevano messo in atto praticando un foro alla parete che portava a un locale dell’ufficio, da cui poi avrebbero avuto accesso al Bancomat dell’Istituto.

Inoltre, a dicembre del 2018, Marco Marsala è stato arrestato dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Palermo per un furto commesso ai danni della Banca Sella di via del Cigno e per il quale ha già riportato una sentenza di condanna.

Inoltre, a febbraio del 2018, lo stesso è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Sulla base dell’acclarata pericolosità sociale del malvivente, ritenuto soggetto dedito abitualmente ad attività delittuose di per sé generatrici di provviste illecite, i poliziotti dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo hanno avviato nei suoi confronti e del suo nucleo familiare capillari accertamenti patrimoniali.

Attraverso tali indagini è stata rilevata una notevole sproporzione economica tra il valore degli acquisti effettuati e i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia, a conferma dell’evidente utilizzo di risorse finanziarie di illecita provenienza, frutto dell’attività delittuosa nel corso del tempo.

Sulla base di questi presupposti, nel 2019 il Tribunale di Palermo, su proposta del Questore, aveva emesso un decreto di sequestro di beni, divenuto di confisca con l’odierno provvedimento. Con lo stesso decreto il Tribunale di Palermo ha applicato a Marsala la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni.